
La sezione campana dell’Associazione Dimore Storiche Italiane (ADSI) ha organizzato per oggi domenica 9 novembre la prima edizione campana della“Festa dell’Agricoltura: Coltiviamo la Cultura”– in occasione dellaGiornata Nazionale dell’Agricoltura– che si terràdomenica 9 novembre 2025presso ilReal Sito di Carditello, nel Comune di San Tammaro (Caserta).
L’evento nasce con l’intento di valorizzare il legame tra patrimonio storico-culturale e mondo agricolo, cuore pulsante dell’identità territoriale campana. Una giornata di festa, incontro e scoperta dedicata alle tradizioni rurali, alle eccellenze produttive e alla sostenibilità, promossa dai Soci ADSI insieme alla Fondazione Real Sito di Carditello. I Real Sito di Crtditello è un Capolavoro settecentesco dell’architetto Francesco Collecini, inizialmente voluto da Carlo di Borbone come riserva di caccia e “Real Delizia”, il Real Sito fu poi trasformato da Ferdinando IV di Borbone in una moderna fattoria reale, divenendo uno dei pochi esempi europei di imprenditoria illuminata. Decorato da artisti come Jacob Philipp Hackert e Fedele Fischetti, Carditello rappresenta oggi un modello di rinascita del patrimonio rurale grazie alla Fondazione costituita nel 2016 dal Ministero della Cultura, dalla Regione Campania e dal Comune di San Tammaro. L'Associazione Dimore Storiche Italiane fondata nel 1977, l’ADSI riunisce i proprietari di immobili storici italiani, custodi di un patrimonio che unisce bellezza, cultura e lavoro. Oltre metà delle dimore associate si trova in piccoli comuni, spesso in aree rurali dove l’agricoltura rappresenta una risorsa fondamentale per la tutela dei territori. Il 34% delle aziende vitivinicole italiane è connesso a una dimora storica: una testimonianza concreta del legame tra coltura e cultura. «Alla base di tutto ci sono i terreni e la produzione agricola – spiega l’arch. Nicola Tartaglione, presidente regionale ADSI – ma anche la consapevolezza che le nostre dimore storiche rappresentano un patrimonio culturale unico. I proprietari coltivano due cose, la terra e la cultura, e non è un caso che il sottotitolo della manifestazione sia il coltiviamo la cultura” che racchiude perfettamente il nostro spirito. I nostri soci rappresentano l’intera Campania e ne custodiscono la bellezza: mantengono vive le dimore storiche, le masserie e, insieme a esse, il paesaggio fatto di vigne, uliveti e colture tradizionali. È un paesaggio autentico, naturale, non deturpato, che contribuisce ogni giorno alla bellezza d’Italia». «Nel nostro Paese i beni pubblici vincolati sono circa seimila – prosegue – mentre quelli privati superano le sessantamila unità. Questo dato dice molto: senza l’impegno dei privati, l’Italia sarebbe molto più povera di bellezza e di identità. Con la festa di oggi celebriamo questa identità e la produzione agricola del territorio (dagli ortaggi ai cereali, fino alle colture più antiche) valorizzando le aziende agricole che, radicate nei luoghi e aventi sede in dimore storiche, non possono essere delocalizzate. Esse restano qui, dove la terra ha qualcosa da raccontare». «Custodire usi, costumi e ricette del nostro territorio – conclude – significa mantenere viva la nostra cultura. E farlo qui, nella Fattoria del Re, voluta da Ferdinando IV di Borbone come modello di agricoltura illuminata, ha un valore simbolico fortissimo: è il punto d’incontro tra la memoria e il futuro». Durante la giornata, i visitatori hanno partecipato a degustazioni, incontri e visite guidate al Real Appartamento e alla Cappella Reale, grazie alla collaborazione con la Fondazione Carditello. Queste le aziende presenti: Masseria Astapiana (Vico Equense, Napoli), Azienda Agricola Selva del Duca (San Martino Valle Caudina, Avellino), Azienda Agricola Magnoni (Rutino, Salerno), GIA.D.A. Gourmet (Marcianise, Caserta), Azienda Agricola Il Cortile (Cicciano, Napoli), Azienda Agricola Koinè (Piedimonte Matese, Caserta), Masseria Giòsole (Capua, Caserta), Azienda Agricola Ragnoni Bosco Lucarelli (San Giorgio del Sannio, Benevento), Masseria La Morella (Battipaglia, Salerno), Masserie Cattaneo (Teano, Caserta), Poderi Foglia (Conca della Campania, Caserta), Taverna Penta (Pontecagnano, Salerno), Tenuta Filangieri (San Paolo Belsito, Napoli), Tenute Casoli (Candida, Avellino), Fattoria Pagliuca (Alvignano, Caserta), Azienda Agricola Maria Eleonora Acton di Leporano (Cannavà di Rizziconi, Reggio Calabria). La giornata è partita alle ore 10.00 con l’apertura delle Scuderie del Real Sito di Carditello, che hanno ospitato l’esposizione e la degustazione dei prodotti agricoli provenienti dalle aziende dei Soci A.D.S.I. e da altre realtà del territorio campano. Nel corso della mattinata e del pomeriggio, alle ore 11.30, 12.30, 15.00 e 16.00, saranno proposte le visite guidate al Real Appartamento e alla Cappella Reale, curate dalla Fondazione Carditello e su prenotazione. Intorno alle ore 12.15 c'è stato un momento istituzionale di saluto: sono intervenuti: il presidente della Fondazione Carditello, Maurizio Maddaloni, e il presidente della Sezione Campania di A.D.S.I., Nicola Tartaglione, insieme a esperti del settore agricolo e rappresentanti dell’associazione. La manifestazione proseguirà per tutta la giornata di oggi in un clima di convivialità e scoperta, offrendo al pubblico la possibilità di conoscere da vicino le eccellenze agricole campane e di vivere un’esperienza immersiva nel patrimonio storico e rurale del Real Sito.

