«Io vorrei che tutti cominciassimo a sognare a progettare un mondo diverso. Un mondo più giusto. Un mondo di uomini e di donne più felici e più fedeli a sé stessi. Ecco da dove cominciare: dobbiamo cambiare quello che insegniamo alle nostre figlie. Dobbiamo cambiare anche quello che insegniamo ai nostri figli»: Monica Morini e Annalisa Corrado citano la scrittrice nigeriana Chimamanda Ngozi Adichie per introdurre Le ragazze salveranno il mondo, spettacolo che venerdì 7 novembre alle ore 19 nella Basilica di San Giovanni Maggiore a Napoli chiuderà l’ottava edizione, dal titolo-tema Verde premura, del Festival Il mondo salvato dai ragazzini a cura dell’Associazione culturale Kolibrì.

«La Terra è da sempre madre. Il legame fra la Terra e il femminile ha radici profonde e ci parla urgentemente nel presente» continua Monica Morini, autrice, regista e attrice del Teatro dell’Orsa «Da più di un secolo sono le donne a scandire, con la loro determinazione, la grande lotta del movimento ecologista. Presentiamo il racconto appassionato di donne che hanno fatto della difesa del Pianeta e del diritto a vivere in un ambiente sano, la loro battaglia. Partendo da Rachel Carson, la donna che sconfisse le multinazionali del DDT, passando per il premio Nobel Wangari Maathai, per l’instancabile attivismo di Jane Fonda fino alla mobilitazione generata da Alexandria Ocasio-Cortez e da Greta Thumberg, raccontiamo un’alleanza intergenerazionale tra donne che non smettono di combattere in difesa della Terra».

Aggiunge l’ambientalista e scrittrice Annalisa Corrado: «L’ecologia moderna ci insegna che non può esistere giustizia ambientale senza giustizia sociale».

«È uno spettacolo, creato per persone dagli 11 anni e per ogni età, che si interroga sul mondo in cui viviamo» conclude Monica Morini «che ci domanda come tracciare un filo di speranza, antidoto ad ogni rassegnazione e invito ad agire».

Le ragazze salveranno il mondo è liberamente tratto dall’omonimo libro di Annalisa Corrado, edizioni People, 2020. Lo spettacolo si avvale dei contributi alla ricerca di Annamaria Gozzi e della collaborazione artistica di Bernardino Bonzani. Regia Monica Morini, produzione Teatro dell’Orsa. In collaborazione con Orticelli Ribelli Festival.