Sabato 25 ottobre 2025, nella sala del Museo diocesano di Acerenza, in provincia di Potenza, avrà luogo la presentazione del libro “Polline di Dio- San Canio(ne) fra leggenda e storia” di Giuseppe Dell’Aversana. Il volume edito dalla Pro Loco di Sant’Arpino, sarà il volano per un gemellaggio culturale e religioso fra Acerenza e Sant’Arpino nel nome di San Canione, evangelizzatore atellano venerato come patrono sia di Acerenza sia dell’intera arcidiocesi con il nome di Canio.
Alla presentazione del libro, che ha riscosso un buon successo di critica e di pubblico, parteciperà S.E. Monsignor Francesco Sirufo arcivescovo della diocesi di Acerenza che ha espresso lusinghieri giudizi sul libro, un’approfondita ricerca storica su un santo che presenta affascinanti misteri. Una folta delegazione di santarpinesi, guidata dal sindaco Ernesto Di Mattia e dal presidente della Pro loco Aldo Pezzella, partirà in autobus per raggiungere la bella cittadina lucana di Acerenza, ove saranno ricevuti dal sindaco Ferdinando Scattone e dal presidente della Pro Loco Canio Di Prato. La giornata prevede la vista all’imponente cattedrale medioevale di Acerenza, sede giubilare, ove si conserva il bastone di san Canio e poi l’ascolto della santa messa celebrata dall’arcivescovo Sirufo. Dopo la messa ci sarà un pranzo in un rinomato ristorante acheruntino con prodotti tipici della Basilicata, seguirà la visita al Museo diocesano che conserva reperti archeologici del III secolo a.C e molte opere d’arte sacra della diocesi che costituiscono la memoria storica della comunità e dei suoi legami con il territorio. Alle 16:00 la presentazione del libro, che sarà moderata dal giornalista Elpidio Iorio con saluti dei rappresentanti delle istituzioni civili e religiose, interventi dell’autore del libro e di Don Gaetano Corbo, canonico della cattedrale di Acerenza, direttore del Museo diocesano e dell’archivio della biblioteca diocesana. Grande curiosità vi è nella comunità locale per questa presentazione e si prevede una folta presenza di pubblico in sala poiché San Canio è molto amato e venerato dal popolo acheruntino sempre desideroso di conoscere ulteriori notizie storiche su questo evangelizzatore atellano paleocristiano che tanta parte ha avuto nella diffusione del cristianesimo in Basilicata. L’interessante gemellaggio religioso e culturale terminerà con lo scambio finale dei gagliardetti fra le due comunità, che già in passato avevano avuto scambi culturali mediante le due Pro Loco, associazioni molto attive nei rispettivi territori per la conoscenza e la valorizzazione delle radici storiche.