
Una casa che è insieme rifugio e gabbia, ma anche uno specchio deformante in cui la realtà si frantuma e la verità si perde tra riflessi, memorie e percezioni. È in questo luogo non luogo che prende vita Il Lupo, il nuovo testo di Francesco Maria Siani, in scena da venerdì 7 novembre al Piccolo Teatro del Giullare di Salerno. Lo spettacolo, prodotto da Teatricomio con la regia di Fabiana Fazio, sarà replicato l’8, 9, 15 e 16 novembre.
Il protagonista è Matteo, un uomo in bilico sul crinale del proprio smarrimento, intrappolato in una quotidianità che si sfalda sotto il peso dei fallimenti, dei silenzi e delle recriminazioni. In un salotto che diventa il teatro della sua caduta, le presenze femminili della sua vita – la moglie, la madre, la figlia e un’altra donna – si alternano e si confondono in una spirale di dialoghi e apparizioni, tra lucidità e delirio, tra sogno e realtà.
La regia di Fabiana Fazio costruisce un linguaggio scenico che riflette il disorientamento del protagonista, restituendo al pubblico un’esperienza immersiva e “scomoda”. La casa, microcosmo familiare e al tempo stesso labirinto mentale, diventa lo spazio simbolico della crisi: un luogo dove i piani temporali si dilatano e si contraggono, in una mise en abyme che trascina lo spettatore nel vortice percettivo di Matteo.
Nel progressivo disfacimento della realtà, emerge la bestia. Il Lupo diventa metafora della deriva interiore e di quella mascolinità tossica che serpeggia dietro la fragilità, la paura e il bisogno di possesso. Una riflessione cruda e lucida sul rapporto uomo-donna, sulle dinamiche di controllo e sulla violenza sottile che si annida nelle pieghe dell’ordinario. “In questa spirale di dispercezione della realtà, come un’ombra proiettata sul muro, la bestia mostra il suo capo”, scrive Fabiana Fazio nelle note di regia.
“Era arrivato il tempo di tirare fuori dal cassetto una storia capace di disturbare, scuotendo animi e coscienze. La cronaca continua a ricordarci il fallimento quotidiano al quale assistiamo, mentre una dirompente mascolinità tossica continua a mietere vittime. Il teatro può e deve fare la sua parte: è nel suo DNA la capacità di parlare a tutti, di arrivare alla mente e al cuore delle persone”, afferma Francesco Maria Siani alla vigilia del debutto.
Con Francesca Cercola, Serena Mazzei e Nello Provenzano, Il Lupo invita a guardare dentro l’abisso umano senza schermi, dove il limite tra vittima e carnefice si confonde e la realtà si fa distorsione. Le foto di scena sono Angelo Pecoraro.
											
