Tetti di spesa, budget per i centri accreditati e fabbisogno di salute della popolazione: esiste una "questione avellinese" nell'assegnazione delle risorse regionali alle Asl per le attività assistenziali di riabilitazione per disabili erogate dai centri pubblici accreditati.

Un nodo della programmazione che non tiene conto della quota procapite che spetterebbe alla popolazione e che pertanto penalizza il territorio irpino allo stesso modo in cui la Campania sconta, questa volta a livello nazionale, una minor quota nel riparto, tra le regioni, del fondo sanitario nazionale. La criticità del territorio avellinese ha generato una mobilitazione dei cittadini confluita nel comitato Lea (Livelli essenziali di assistenza) per la parità delle cure ai disabili che sta raccogliendo centinaia di adesioni ed una petizione popolare attraverso un gazebo itinerante nell'intera provincia avellinese ed irpina. I due temi, dell'equità e dell'urgenza della rimodulazione del fabbisogno assistenziale e del corrispettivo tetto di spesa assegnato ai centri di Riabilitazione complessa erogatori di prestazioni di cura, sono al centro della Manifestazione pubblica in programma il 23 novembre 2023 ad Avellino, all'Hotel de la Ville (a partire dalle 10).

Una iniziativa congiunta tra cittadini, assistiti e Centri erogatori accreditati convocata in vista dell'indetto Tavolo regionale del 1 dicembre per la definizione dei tetti di spesa 2024/2025. Intervengono Pier Paolo Polizzi presidente Aspat Campania, Michele Gelormini presidente Cittadinanzattiva Campania Ap, Paolo Colombo (Garante dei disabili in Consiglio Regionale della Campania), Giovanni Esposito
(Mid, Movimento italiano disabili) ed esponenti autorità istituzionali, politiche e sindacali del territorio provinciale avellinese ed irpino, cittadini e promotori del Comitato Livelli assistenziali di cura e disabilità, operatori e lavoratori dei Centri di riabilitazione complessa (articolo 26), erogatori pubblici e privati accreditati del Servizio sanitario regionale.