Corte Costituzionale: RSA anche per i sindacati non firmatari. Vittoria storica di ORSA Trasporti

Con la sentenza n. 156 depositata in data 30 ottobre 2025, la Corte Costituzionale ha sancito un principio di enorme rilievo per la libertà e il pluralismo sindacale nel mondo del lavoro: le Rappresentanze Sindacali Aziendali (RSA) possono essere costituite anche nell’ambito delle associazioni sindacali comparativamente più rappresentative, indipendentemente dalla sottoscrizione o dalla partecipazione negoziale alla stesura del contratto collettivo applicato nell’azienda.

La pronuncia, originata da un ricorso promosso dal Segretario Regionale dell’Emilia Romagna di ORSA Trasporti Autoferro TPL, Luigi Sorrentino, davanti al Tribunale di Modena, rappresenta una vittoria storica per la democrazia sindacale e per tutte le Lavoratrici e i Lavoratori oltre che per l’intero mondo sindacale autonomo e di Base che, con questa sentenza della Suprema Corte, promuove ORSA Trasporti Autoferro TPL quale sindacato capofila di un nuovo sindacalismo, sicuramente più democratico e garantista del pluralismo sindacale, in ambito nazionale.

La Corte ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 19, primo comma, della Legge 300 del 1970 (Statuto dei Lavoratori), nella parte in cui escludeva la possibilità, per le organizzazioni non firmatarie di contratto e/o non partecipanti alla negoziazione dello stesso, di costituire RSA; riconoscendo così un vulnus legislativo rispetto ai principi di ragionevolezza, democraticità e pluralismo sanciti dagli articoli 3 e 39 della Costituzione italiana.

“È una sentenza che restituisce piena dignità e pari diritti alle organizzazioni sindacali realmente rappresentative nelle aziende dei settori produttivi italiani” ha dichiarato Gennaro Conte, Segretario Nazionale di ORSA Trasporti Autoferro TPL, che aggiunge: “Da anni denunciamo l’ingiustizia di un sistema che escludeva chi non firmava contratti imposti da logiche di monopolio sindacale, oggi la Corte Costituzionale riafferma il diritto di ogni Lavoratrice/Lavoratore a essere rappresentato dal sindacato liberamente scelto in ciascuna delle aziende sul panorama nazionale”.

La Corte ha inoltre invitato il Legislatore a intervenire con una riforma organica della materia, capace di valorizzare l’effettiva rappresentatività in azienda come criterio di accesso ai diritti sindacali, aprendo così la strada a un sistema più equo e realmente democratico.

Questa decisione rafforza l’impegno per un sindacalismo libero, autonomo e fondato sulla partecipazione delle Lavoratrici/Lavoratori ed è un passo avanti per tutto il mondo del lavoro, non solo per il settore Trasporti nazionale e, ORSA Trasporti Autoferro TPL, è il solo attore protagonista di questa epocale vittoria anche se, in questi giorni, assistiamo ai soliti tentativi di salire sul carro dei vincitori da parte di semplici comparse che, fino a oggi, nulla hanno fatto per cambiare le regole.

Con questa sentenza, ORSA Trasporti Autoferro TPL restituisce dignità alla Rappresentatività delle Lavoratrici e dei Lavoratori d’Italia.