Il rettore dell’Università Parthenope di Napoli Antonio Garofalo ha professato si dichiara "completamente estraneo ai fatti contestati".
In una nota diramata dall'Università poche ore dopo la notizia della misura interdittiva che lo ha colpito nell'ambito di una più vasta inchiesta su appalti e corruzione nel Casertano (e non solo), Garofalo si è detto "convinto che questa vicenda gia in parte chiarita si chiarirà completamente al più presto grazie ai virtuosi meccanismi del contraddittorio processuale nei quale ripongo fiducia. Mi spiace di essere finito erroneamente in questa indagine nella quale figurano nomi e persone che non conosco e con le quali non ho avuto mai nulla a che fare. Sono sereno, ho la coscienza pulita ed avrò modo di dimostrare ció che sto affermando accettando ogni decisione una volta che avrò chiarito anche rispetto a tale capo di accusa mai prima d'ora contestatomi". Nella nota diramata dall’Ateneo inoltre si precisa che "le accuse riguardanti la corruzione e le agevolazioni che avrebbe ricevuto il rettore per un un presunto soggiorno a Mykonos sono risultate assolutamente infondate, in quanto smentite dagli elementi forniti dalla difesa". Garofalo risponde di turbativa d'asta. Inizialmente la procura aveva contestato l'accusa di corruzione che però il gip ha superato, eliminandola dalle contestazioni.