PARCO SOMMERSO DI GAIOLA - AREA MARINA PROTETTA (Napoli): Tutto quello che  c'è da sapere

La commissione Ambiente, presieduta da Carlo Migliaccio, ha iniziato, su richiesta del consigliere Demetrio Gennaro Paipais (Insieme per il Futuro) un percorso di ascolto e di confronto dedicato al tema dell’area marina protetta della Gaiola. Tra gli invitati Alberto Lucarelli, ordinario di Diritto Costituzionale alla Federico II e Gianluigi Pastore, componente della commissione Ambiente dell’Ordine degli Architetti.

Lucarelli ha ripercorso i termini dell’affidamento dell’area protetta ad un soggetto gestore privato e ricordato la delibera di Giunta comunale 300/21 di presa d'atto dell'Accordo biennale di collaborazione tra il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare attraverso il soggetto gestore del parco sommerso di Gaiola, l'Autorità di Sistema Portuale del mar Tirreno Centrale e il Comune di Napoli, nella persona dell'assessore alle libertà civili e alla Salute. Oggetto dell’accordo la zona individuata come b, spiaggia libera attrezzata che rientra nel sistema di balneazione cittadino. A differenza di altre aree marine protette, però, l’atto in questione non prevede la “commissione di riserva”, l’organo di supporto della gestione costituito dai rappresentanti delle associazioni ambientaliste e delle realtà locali, indicata dalla normativa nazionale in tema di aree marine protette; un organo che ha il compito di formulare proposte ed esprimere pareri, riequilibrando, di fatto, i poteri del soggetto gestore e contemperando tutti gli interessi in gioco, a partire da quelli dei cittadini rispetto all’accessibilità e fruibilità della spiaggia libera.

Per Gianluigi Pastore, la commissione Ambiente dell’Ordine degli Architetti riceve numerose segnalazioni rispetto alla situazione della Gaiola e ritiene necessario che il Comune si muova per risolvere le criticità tecniche, sociali, ambientali e urbane che riguardano l’area. La richiesta è di abolire l'accordo di collaborazione con il soggetto gestore e riaprire l’area alla fruizione pubblica. La commissione, ha annunciato il presidente Migliaccio, proseguirà nelle prossime settimane il confronto con altri soggetti sul tema.