
Un abbraccio tra generazioni, un gesto d’arte che si fa dono, un atto d’amore verso la città e verso la vita. Torna la magia del movimento con la ventiquattresima edizione del Premio Salerno Danza, l’appuntamento che ogni anno celebra l’arte tersicorea nella sua forma più autentica: quella che unisce talento, passione e responsabilità sociale.
Martedì 4 novembre, alle 21, il prestigioso palcoscenico del Teatro Verdi di Salerno accoglierà una nuova edizione del Gala, sotto la direzione artistica di Corona Paone, étoile del Teatro San Carlo di Napoli e salernitana d’origine, e Luigi Ferrone, primo ballerino del Massimo Partenopeo. Valeria Milingi
Un sodalizio artistico e umano che firma un evento realizzato con il patrocinio della Regione Campania e del Comune di Salerno, concepito come una festa della danza e della vita.
Il Premio Salerno Danza nasce con una vocazione precisa: essere un trampolino per i giovani talenti, offrendo loro la possibilità di condividere la scena con grandi interpreti e vivere l’emozione del primo, vero palcoscenico un incontro generazionale che rappresenta da sempre la cifra distintiva del Gala: un evento che educa, ispira e dona.
Sul palcoscenico del Verdi si alterneranno artisti di caratura internazionale e artisti amatissimi dal pubblico.
Ospite d’onore sarà Oxana Bondareva, straordinaria danzatrice del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo, la cui eleganza e potenza tecnica hanno conquistato le platee di tutto il mondo. A lei si affiancheranno Anbeta Toromani e Alessandro Macario, coppia nella vita e nell’arte, che tornano con entusiasmo a Salerno per regalare al pubblico un intenso pas de deux, simbolo della sintonia perfetta tra grazia e forza. La serata vedrà inoltre la partecipazione di Ernesto Lama, raffinato attore e autore, e di Aniello Palomba, artista poliedrico e volto della scena culturale partenopea, che offriranno contributi performativi e narrativi capaci di intrecciare parola, ritmo e sentimento. Tra le presenze artistiche anche Lorenzo De Checchi, primo ballerino del Balletto nazionale italiano.
Madrina della ventiquattresima edizione sarà l’attrice Cristina Donadio che interverrà più volte sul palco anche per recitare le poesie di Lola. Premio alla carriera a Enrico De Martino, papà del più noto Stefano.
Accanto ai nomi noti, la serata accoglierà anche la compagnia di danza contemporanea diretta da Emma Cianchi, che porterà in scena un estratto inedito dal suo nuovo lavoro, confermando l’attenzione del Premio alle nuove frontiere del linguaggio coreutico. Spazio, naturalmente, anche ai progetti coreografici premiati, segno tangibile di un vivaio artistico in fermento: tra i riconoscimenti principali figurano Andrea Larossa, attualmente coreografo di X Factor, e Davide Di Micco, autore e coreografo di talento apprezzato nel panorama nazionale. Riflettori accesi anche sui giovani talenti premiati, come Salvatore Junior Riccio e Rosaria Crispino, entrambi provenienti dalla Scuola di Ballo del Teatro di San Carlo, diretta da Clotilde Vuoier, simbolo di una formazione rigorosa e visionaria. Il Premio Giovani Promesse del Teatro di San Carlo andrà invece a Michele Storto e Luca Carannante, giovani interpreti che rappresentano al meglio la forza e la purezza delle nuove generazioni di danzatori.
Come ogni anno, il Premio rinnova il suo abbraccio solidale con l’associazione Amici di Lola, nata dalla sensibilità di Lola D’Arienzo, ex danzatrice che, nonostante la malattia, ha trasformato la propria esperienza in un messaggio di coraggio e speranza.
«Il nostro desiderio è costruire un’edizione che coniughi eleganza e accessibilità, radici e futuro. Il Premio è un luogo di incontro: per chi sogna la danza, per chi la vive ogni giorno e per chi, attraverso di essa, può ricevere un segno concreto di solidarietà. La grande arte, quando è sincera, non si chiude in sé: apre, unisce, guarisce», spiegano Corona Paone e Luigi Ferrone. L’ingresso al Gala è ad invito.

