Presentata a Palazzo di Città la Fiera del Crocifisso Ritrovato, da giovedì  25 a domenica 28 — Gazzetta di Salerno

“Mille più – un tuffo nel Medioevo”: questo lo slogan della XXXII edizione della Fiera del Crocifisso Ritrovato, organizzata dalla Bottega San Lazzaro con il Comune di Salerno, ove è stata presentata.

Quella che è ormai attestata tra le maggiori fiere medievali d’Italia, di recente riconosciuta dal Ministero della Cultura, tra le rievocazioni storiche di interesse nazionale, è in programma dal 25 al 28 aprile 2024 nel centro storico di Salerno. La manifestazione è sostenuta da: Comune di Salerno, Camera di Commercio, CNA, Regione Campania, Provincia di Salerno, Ministero della Cultura, Coldiretti, Fondazione della Comunità Salernitana, Fondazione Carisal e la Fondazione Scuola Medica Salernitana. Alla conferenza stampa di presentazione, svoltasi presso il Comune di Salerno, sono intervenuti, tra gli altri: il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli; l’assessore al Commercio del Comune di Salerno, Dario Loffredo, l’assessore alle Attività Produttive e Turismo, Alessandro Ferrara; la direttrice della CNA, Simona Paolillo; la direttrice organizzativa della Fiera, Chiara Natella, responsabile della Bottega San Lazzaro e altri rappresentanti di enti e realtà associative che aderiscono al progetto.

LO SPETTACOLO INTERNAZIONALE APPRODA A SALERNO

Basta scorrere il programma per rendersi conto che convergeranno verso Salerno i maggiori artisti e protagonisti di rievocazioni storiche. Diversi i gruppi di artisti, provenienti da tutta Italia, e specializzati nelle rievocazioni medievali in giro per l’Europa. Si va da “Gli Errabundi Musici”, che si esibiscono in costume con copie di strumenti antichi ( flauti, cornamuse, pifferi, bombarde, percussioni), alle Muse del Diavolo, lì dove muse sta per cornamuse: loro intendono recuperare e far risuonare le antiche melodie andate perdute nel corso dei secoli, con l’intento di risvegliare la connessione con la Natura e l’istinto primordiale dell’uomo. Istinto che con l’avvento del medioevo è stato fiaccato e stroncato, fino a diventare proibito e demonizzato. Ci sono poi “Gli acrobati del borgo”, che uniscono il teatro al circo del Medioevo, Descalso Giullare, ovvero un giocoliere particolare, un personaggio tra l'eccentrico e il poetico, che usa piedi come mani e viceversa e che fa del fuoco un qualcosa di cui sorridere e non aver paura. I Circateatro di Urbino. Gli artisti in questione girano il mondo con un teatro di strada e di parola che prende le mosse dall'arte dei saltimbanchi e degli artisti girovaghi medievali, proponendo insieme la commedia dell'arte, la giocoleria, l'acrobatica, la clowneria e la danza.

E poi ancora gli sbandieratori del Gruppo Città de la Cava “Li quattro distretti – Luca Barba”, che si produrranno in spettacoli di grande abilità tecnica, con le bandiere roteanti, librate in aria, sincronizzate. Il centro storico di Salerno, come promesso nel titolo della Fiera del Crocifisso Ritrovato 2024, consentirà di fare un tuffo nell’anno Mille e dintorni, nel cuore del Medioevo.

START CON CORTEO IN ABITI D’EPOCA E SBANDIERATORI

Si comincia giovedì 25 aprile prima del tramonto alle ore 17.45 in piazza Duomo, con la partenza del corteo storico in abiti d’epoca che percorrerà le strade del centro storico di Salerno per portarsi in piazza Portanova, dove alle 18.00 circa ci sarà il taglio del nastro, con lo spettacolo imperdibile degli sbandieratori del Gruppo Città de la Cava “Li quattro distretti – Luca Barba”, artisti, musicisti, mangiafuoco ed altri.

Il direttore artistico della Fiera, Gianluca Foresi, sottolinea la difficoltà che stanno vivendo molte manifestazioni simili in Italia dopo il Covid: “Molte manifestazioni simili alla Fiera del Crocifisso Ritrovato non sono sopravvissute a quegli anni difficili: la Fiera invece è riuscita non solo a sopravvivere, ma si è confermata e soprattutto è cresciuta, riuscendo a proporre un’offerta sempre più variegata e composita. Il pubblico ritroverà alcuni dei propri beniamini, che da anni rendono la fiera gioiosa, attraente e adatta a tutti. Ma da qualche edizione abbiamo voluto con Chiara, Raffaele e la bottega san Lazzaro dare un’impronta culturale più forte, che ci facesse scoprire di quel lontano medioevo cosa ha reso Salerno un crocevia di saperi, conoscenze e commerci, famoso nel mondo. Lo abbiamo fatto mettendo insieme una serie di conferenze e incontri, che vedono il coinvolgimento di esperti della materia e accademici, sia locali – penso alla tavola rotonda sulla Salerno dei re provenzali e alla conferenza sulla tradizione millenaria della Schola Salerni, che abbiamo fortemente voluto – che nazionali – in questo caso il pensiero va alla conferenza sul calcio storico. Non solo approfondimenti scientifici però, ma anche letterari e teatrali con la narrazione su Trotula e il viaggio sul verde antico tra giardini, orti terrazzati, fontane storiche e sorgenti dimenticate. Particolare attenzione abbiamo voluto inoltre dedicare al pubblico dei più piccoli: tante le attività in cui saranno coinvolti, dai giochi in legno, ai banchi rievocativi, il villaggio dell’artigianato e la passeggiata esperienziale per Salerno”. Dal canto suo, la direttrice organizzativa dell’evento, Chiara Natella, sottolinea la poliedricità di un allestimento che “apre a tutto il centro storico con una no stop di eventi. Chi ha già visto la Fiera sa che è sempre una sorpresa e che in ogni angolo, vicolo, piazza si può imbattere in artisti di strada, giocolieri, musicanti, mercatini medievali e via dicendo. Tutto questo comporta, ovviamente, un grande sforzo organizzativo, una regia e un coordinamento preparati nel corso dell’anno. Siamo però confortati dai grandi numeri, perché ogni anno i visitatori sono davvero tanti e provengono, ormai, un po’ da tutta Italia”.

La manifestazione, ideata da Peppe Natella, ha superato il traguardo dei 3 decenni di vita, facendo registrare ad ogni edizione numeri da record in termini di presenze. Nel nome del suo ideatore, la Fiera continua con la direzione organizzativa della figlia Chiara e dell’intera famiglia Natella. Sarà un vero e proprio tuffo nel passato tra mercati medievali, rievocazioni storiche, attrazioni, artigianato, degustazioni, mostre, momenti di spettacolo e monumenti aperti. Diversi i siti del centro storico interessati, centinaia gli artisti di strada: per ricreare il clima medievale ci saranno menestrelli, saltimbanchi, giocolieri, trampolieri, mangiafuoco, giullari, cantastorie, artisti di strada, statue viventi.

I FALCONIERI DELL’IRNO: L’ARTE RICONOSCIUTA DALL’UNESCO

Alla Fiera interverranno “I Falconieri dell’Irno”, che con una trentina di rapaci, faranno apprezzare la bellezza degli uccelli acrobatici ed i voli imprevedibili che questi effettuano. Nel 2010 l'Unesco ha riconosciuto la Falconeria come Bene Immateriale dell'Umanità. Si tratta di un’arte che vide nel colto sovrano medievale Federico II di Svevia un grande estimatore, tanto da portarlo a scrivere un trattato che è ancora oggi un capolavoro: “Il de arte venandi cum avibus”, l’arte di cacciare con gli uccelli, che contempla le abitudini e le caratteristiche di centinaia di specie di uccelli ed è corredato da ricche miniature. Nel massimo rispetto degli animali. È bene, infatti, precisare che la didattica-dimostrazione di volo prevede simulazioni di caccia su finta preda e coinvolgimento del pubblico, sempre nel rispetto degli animali: tutti i rapaci sono legalmente detenuti, nati in cattività presso allevamenti controllati e denunciati al corpo forestale dello stato. Tra le specie che si potranno ammirare: Barbagianni, Gufo reale africano, Gufo reale bengalese, Poiana di Harris, Allocco della Malesia, Falco sacro, Aquila del Cile, Avvoltoio Collorosso.

IL CROCIFISSO IN SCENA.

Venerdì 26 e sabato 27 aprile, alle ore 19.00, all’aperto in Piazza Tempio di Pomona, ci sarà la possibilità di fruire della versione teatrale del racconto di Diego De Silva: “Angeli moralisti”. Con Ludovica Sguazzo e Cinzia Ugatti, per la Regia Andrea Carraro. Presso Apollonia Hub, invece, venerdì 26 aprile e sabato 27 aprile alle 20.15, va in scena ‘O cunto d’’o mago Barliario di Corradino Pellecchia - Regia: Andrea Carraro - Interprete Gaetano Fasanaro. Il 26 e 27 aprile, alle 10.30, presso l’Arco Catalano, Brunella Caputo e Davide Curzio daranno voce a “Trotula e la bellezza della donne”.

GLI APPROFONDIMENTI SULLA CULTURA DEL MEDIOEVO

Come già sperimentato con successo l’anno scorso, in occasione della Fiera ci saranno diversi approfondimenti culturali su Medioevo e dintorni. Una sezione fortemente voluta dal direttore artistico, Gianluca Foresi. Ecco alcuni dei temi affrontati con illustri relatori: “La Salerno dei re provenzali tra giullari, trovatori e tornei”; “Alla scoperta della chiesa di San Benedetto, ultima dimora del mago Barliario”;“La tradizione millenaria della Schola Salerni tra memoria e valorizzazione”; “L’ampio lunato Golfo di Salerno e il verde antico. Un viaggio tra giardini e orti terrazzati, fontane storiche e sorgenti dimenticate”. E poi ampio focus su “Il Calcio Storico Fiorentino”, con relatori che giungeranno direttamente dalla Toscana: David Bini - Presidente del Museo Fiorentina, Filippo Giovannelli - Direttore del Corteo Storico della Repubblica Fiorentina e del Calcio Storico Fiorentino, Dario Nardini - Antropologo culturale

MERCATI MEDIEVALI SI RADDOPPIA: POMONA E SANT’AGOSTINO

In Piazza Tempio di Pomona e piazza Sant’Agostino rivivranno gli appuntamenti della vita socio-commerciale del Medioevo: il mercato con merci e mestieri di un tempo: la distillazione dei profumi, la filatura della lana, il cestaio, la ceramica, le pietre antiche. Quest’anno con una novità, una strizzata all’economia locale con gli artigiani di oggi.

IL CIBO DI UN TEMPO E’ SERVITO IN TAVOLA

Come si mangiava nel Medioevo? Cosa si mangiava nel Medioevo? Per averne un assaggio, è il caso di dire, non resterà che recarsi in Piazza dei Barbuti per degustare una rivisitazione dei piatti della Taverna Medievale.

I GIOCHI QUOTIDIANI DEL MEDIOEVO

In piazza Abate Conforti, ci saranno i giochi medievali a cura di “Ochi et Meraviglie” di Monna Amneris e messer Diego. Giochi rigorosamente in ferro e legno, ricostruzioni accurate dei passatempi semplici e ingegnosi che si facevano intorno all’anno mille, coinvolgendo adulti e bambini in attività ludiche che richiedevano anche abilità logiche e consentivano di trascorrere il tempo in momenti di grande aggregazione. I giochi sono a fruizione gratuita.

A SCUOLA DI MEDIOEVO: LA STORIA NON E’ MAI STATA COSI’ CHIARA

Protagoniste anche le scuole, che renderanno più agevole e alla portata di tutti “il tuffo nel Medioevo”. Con il Convitto Nazionale T. Tasso, sede associata F. Trani, sarò proposto l’Artigianato locale in Piazza Tempio di Pomona. Dal canto suo, l’I.I.S. “B. Focaccia” – Salerno con Officine Dinamo, in largo Abate Conforti proporrà i Laboratori estemporanei di scrittura e disegno legati alla città medievale.

E poi ancora, lezioni pratiche di arte, con SGS Stand della scuola salernitana d’arte ceramica.

E poi Musei Aperti per i giorni della manifestazione, letture itineranti del libro “Passeggiate salernitane per bimbi curiosi” e tanto altro ancora.