Che ci faccio qui?” Il ritorno alle relazioni nel docu-reality di Iannacone

Storie, di disagi abitativi, ingiustizie sociali e crimini ambientali, rivelate per restituire al mondo, in modo dignitoso, qualsiasi racconto di speranza e umanità. Dopo molte repliche sempre sold out in tutta Italia, sbarca al Teatro Charlot di Pellezzano lo spettacolo di Domenico Iannacone.


Sabato 17 febbraio (alle 20.30), il racconto televisivo neorealistico del giornalista molisano “Che ci faccio qui – in scena”, con il quale Iannacone si cala nel teatro di narrazione e trasforma le sue inchieste in uno spazio intimo di riflessione e denuncia.
La data, fuori abbonamento, è realizzata da DLive Media, diretta da Roberto Vargiu in collaborazione con il Teatro Charlot, in partnership con la Fondazione Monte Pruno presieduta da Michele Albanese e grazie al Comune di Pellezzano.
Il palcoscenico diventa luogo fisico ideale per portare alla luce quello che la televisione non può comunicare. Le storie così riprendono forma, si animano di presenza viva e voce e tornano a rivendicare il diritto di essere narrate.
Iannacone rompe le distanze, prende per mano lo spettatore e lo accompagna nei luoghi che ha attraversato, lo spinge a compiere un viaggio tra gli invisibili, a condividere le emozioni, i ricordi, la bellezza degli incontri e la rabbia per quello che viene negato. Il teatro di narrazione diventa in questo modo anche teatro civile in grado di ricucire la mappa dei bisogni collettivi, dei diritti disattesi, delle ingiustizie e delle verità nascoste. Mentre le immagini aprono squarci visivi, facendo scorgere volti, case, periferie urbane ed esistenziali, le parole dilatano la percezione emotiva e permettono di entrare, come una voce sotterranea, nelle viscere del Paese.
Lo spettacolo è di e con Domenico Iannacone; le musiche live sono di Francesco Santalucia; le installazioni video di Raffaele Fiorella; il coordinamento tecnico di Eva Sabelli; il coordinamento artistico di Stefano Sabelli.
INFO UTILI Biglietti disponibili su Ticket One e presso il botteghino del teatro; per informazioni Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..