
La Polizia di Stato, su disposizione della DDA di Napoli, ha arrestato 11 persone legate al clan D’Alessandro. L’indagine conferma la piena operatività della camorra stabiese, oggi alla terza generazione, tra estorsioni, traffico di droga e infiltrazioni economiche nella Penisola Sorrentina.
Sono 17 le ordinanze cautelari emesse, di cui 11 in carcere, nei confronti di soggetti già noti alle forze dell’ordine e ritenuti affiliati alla potente organizzazione criminale. L’operazione ha confermato, ancora una volta, come il clan D’Alessandro sia ancora attivamente operativo, nonostante gli arresti e le carcerazioni che negli ultimi anni avevano colpito la vecchia guardia.
L’indagine della DDA di Napoli ha permesso di accertare che il clan, oggi alla terza generazione, continua a controllare il traffico di stupefacenti e il racket delle estorsioni, con un sistema radicato di intimidazioni e connivenze. Un segnale forte che la camorra stabiese non è mai davvero scomparsa, ma ha saputo rigenerarsi, adattandosi ai nuovi contesti economici e sociali.
Le recenti scarcerazioni di figure di spicco legate sia ai D’Alessandro che al clan Cesarano avevano già delineato uno scenario di tensione crescente, con il rischio concreto di una nuova guerra di potere per il controllo del territorio, dalle zone collinari dei Monti Lattari fino alla Penisola Sorrentina.
In riferimento alle notizie diffuse questa mattina riguardo al blitz della DDA a Castellammare di Stabia, di seguito la dichiarazione ufficiale del Consigliere Oscurato Gennaro:
“Leggo ricostruzioni e ipotesi relative agli arresti e indagati di questa mattina da parte della DDA a Castellammare di Stabia. Tengo a precisare che ho solo due sorelle e sono completamente estraneo a qualsiasi frequentazione camorristica.
Con la persona omonima che compare nell’inchiesta ho una lontana parentela e con il quale non ho mai avuto alcun tipo di rapporto. Il mio operato quotidiano da consigliere comunale è solo a favore della legalità e della crescita del territorio.”

