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"E' quello di oggi un gesto dall'alto significato simbolico, una scelta vera e concreta": Lo ha detto Carmine Mocerino, presidente della Commissione regionale anticamorra e Beni Confiscati della Campania, ad Ottaviano dove l'Amministrazione comunale ha inteso intitolare la sala delle conferenze a Gaetano Montanino. In una giornata particolare, ricorre infatti l'anniversario di Don Peppe Diana.

La guardia giurata rimase uccisa per mano della criminalità organizzata la sera del 4 agosto 2009. Nel programma della iniziativa, naturalmente, il sindaco Luca Capasso, don Luigi Ciotti (presidente nazionale Libera), Anna Maria Lucchetta (procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Nola), Francesco Soviero (sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli), don Salvatore Purcaro (parroco di Brusciano). Nel suo intervento Mocerino ha ricordato Montanino e l'esempio della vedova che ha inteso 'perdonare'. "Un lavoratore onesto e perbene – ha aggiunto Mocerino - morto per mano della criminalità organizzata. Un evento tragico che costruisce speranza anche grazie alla straordinaria nobiltà d'animo di sua moglie Luciana. Una donna forte e generosa. Il suo desiderio di perdono, il suo gesto di conciliazione sono la più concreta risposta, la più efficace". "La criminalità organizzata – ha ricordato nel suo intervento - distrugge la nostra terra, perché non la ama. Tenta di distruggere il nostro tessuto produttivo, i sogni e le speranze dei nostri giovani. La sua azione violenta è riprovevole ed è ancora più odiosa e disgustosa quando a pagare sono innocenti. La nostra rabbia diventa più forte e parallelamente più forte è lo scoraggiamento. Giornate così ci aiutano. Non sono solo un simbolico abbraccio alla famiglia che ha sofferto e continua a soffrire ma sono la più concreta testimonianza che c'è qualcosa di più forte nella parte sana della nostra comunità". "C'è una comunità che non si arrende, che non dimentica, che reagisce. Ci sono esempi che sopravvivono, ci sono storie che continuano a vivere e che rappresenteranno sempre uno stimolo per andare avanti. Il ricordo di esempi come quello di Gaetano Montanino costruiscono futuro". Ed è sul futuro che ha rilanciato il presidente della Commissione "siamo qui per costruire, seguendo la scia della impostazione di Luciana, impegnandoci a fare nel nome della legalità e ad avere, come riferimento, uomini come Gaetano. Vedo in questa giornata, dunque, un punto di partenza, l'avvio di un percorso di collaborazione istituzionale che ci deve vedere in campo, insieme, uniti". Nella parte finale dell'intervento la sfida. "La Commissione Anticamorra e Beni confiscati, che ho l'onore di presiedere, fra le altre cose è impegnata, insieme a compagni di viaggio come Libera Campania, come Polis, nella sfida per raccontare, per sostenere la Rivincita dello Stato contro la criminalità organizzata. Credo sia compito delle Istituzioni incoraggiare i buoni esempi, riconoscere e valorizzare le buone pratiche" ha concluso.