L'università è in crisi, ma può rigenerarsi col digitale: ecco come -  Agenda Digitale

Inaugurata a San Giorgio a Cremano la Libera Università di Studi Vesuviani che spazierà dalla conoscenza della geologia del territorio, all’archeologia e storia antica ed ancora dallo studio del turismo culturale al marketing territoriale. Al via già le iscrizioni che saranno gratuite.

Aldo Vella (architetto, urbanista, scrittore, fondatore della LUV): “Non siamo dinanzi ad un’Università qualsiasi ma è una sede di cultura che cerca la propria strada che è quella del territorio e siccome questo è un territorio mondiale allora siamo un’Università non locale.  Avremo anche un corso di studi della lingua napoletana. Dunque lo studio del territorio vesuviano nella complessità dei suoi valori storici, scientifici, naturalistici, paesaggistici e culturali anche in prospettiva delle nuove frontiere dello sviluppo; la promozione di un’attività di ricerca e divulgazione scientifica dei temi e delle problematiche ambientali e culturali”. Emma Buondonno, (Consigliere dell’Ordine degli Architetti di Napoli e provincia) : “Nella previsione del piano strategico della Città Metropolitana si prevede la separazione tra la zona costiera del Vesuvio e quella interna che invece andrebbe verso la piana nolana. Non è possibile che questo avvenga perché siamo dinanzi ad un territorio, quello vesuviano tutto la cui identità è caratterizzata dalla sua geomorfologia”. Sedi di corso della LUV saranno: Somma Vesuviana, Ercolano, San Giorgio a Cremano, Portici, Terzigno, Pollena. Rosalinda Perna (Assessore alla Cultura del Comune di Somma Vesuviana): “Con questo progetto Somma Vesuviana rientra in una rete di promozione culturale e territoriale. Siamo partiti con la Rete Turistica e proseguiamo ora con la Libera Università Studi Vesuviani. che inserisce il nostro paese in una rete di formazione culturale propriamente tipica della zona vesuviana”.  “L’intento è quello di cercare, in quanto esiste, l’identità vesuviana attraverso un percorso culturale. Non siamo dinanzi ad un’Università qualsiasi ma è una sede di cultura che cerca la propria strada che è quella del territorio e siccome questo è un territorio mondiale allora siamo un’Università non locale. Il Vesuvio è vulcano del mondo ed è su questo che noi poggiamo la nostra universalità. Nasce dunque la Libera Università di Studi Vesuviani (LUV). L’obiettivo è la creazione di una struttura polifunzionale le cui attività abbiano una ricaduta primaria diretta sul sistema formativo, su quello dei servizi ad alta qualità dell’intero territorio, sul sistema d’impresa a contenuto culturale, sul corpo fisico del territorio vesuviano ed i suoi abitanti”. Lo ha affermato Aldo Vella, architetto, urbanista, scrittore, già sindaco di San Giorgio a Cremano, fondatore della rivista “Quaderni Vesuviani”, a margine della presentazione svoltasi in Villa Bruno a San Giorgio a Cremano, alla presenza dei sindaci e dei rappresentanti istituzionali e culturali campani.

Archeologia – marketing territoriale – turismo culturale, studio geologico del territorio.

“Per l'anno 2021-22 sono stati strutturati 9 corsi, più uno introduttivo e propedeutico, tutti gratuiti e che avranno luogo in diversi Comuni dell'area vesuviana.  Tali corsi spazieranno su: Il Vesuvio: la terra, la storia, l’uomo, l’immaginario; il vulcano-Vesuvio, educazione al rischio, difesa e valorizzazione; i beni naturali: la flora, la fauna, la costa; il Parco Nazionale del Vesuvio. Ed ancora corsi su: casali e le ville vesuviane, i giardini ed i beni culturali dell’area vesuviana, l’architettura post-settecentesca, ma anche sull’archeologia e storia antica – ha proseguito Vella -   sulla storia ed economia del territorio, sull’antropologia vesuviana, sul turismo culturale e Marketing Territoriale, sulla cultura e il patrimonio enogastronomico da Ippolito Cavalcanti ad oggi, sull’ agricoltura vesuviana e alimentazione. Avremo un corso specifico di studio della lingua napoletana: Vesuvio in parola ed anche un Corso- Laboratoio di restauro dei beni culturali. Terremo convegni importanti come: “Ippolito Cavalcanti (1787 – 1859)”, lo ‘scrittore’ della cucina napoletana e su “Francesco e Luigi Righetti e la fonderia a San Giorgio a Cremano: arte e tecnica all’ombra del Vesuvio”. Avremo anche dei fuori – corso come quello in “ANATOMIA URBANA” con Filippo Barbera e “CITTÀ RACCONTATE in 136 modi da 106 scrittori”. Dunque un profondo storytelling dell’intero territorio vesuviano.  Il tutto con tanti docenti ed esperti, geologi, ingegneri, architetti, intellettuali, storici, giornalisti. Dunque un’esperienza innovativa per aprire questo territorio a un mondo nuovo”. 

Vesuvio e tutto il territorio sono parte della stessa storia!

La Libera Università di Studi Vesuviani vedrà sedi di corso a Somma Vesuviana, San Giorgio a Cremano, Ercolano, Portici, Pollena, Terzigno.  

Somma Vesuviana sarà protagonista, parte integrante per gli aspetti antropo – musicali del territorio.

Nella prima fase i corsi saranno liberi in attesa di assumere validità di: qualificazione post-diploma (riconosciuta dalla Regione Campania); specializzazione post laurea (riconosciuta da uno o più atenei); corso di laurea breve (riconosciuto da università italiane e straniere); master per la pubblica amministrazione e per le imprese; riconoscimento di Sede Universitaria da parte del MURS

Ben 11 corsi che spazieranno dalla geologia del territorio all’archeologia del territorio o dal marketing territoriale all’antropologia vesuviana ed ancora dallo studio della lingua napoletana ai beni culturali dell’area vesuviana o ancora dal turismo culturale ai laboratori di restauro dei beni culturali.

 

“Con questo progetto Somma Vesuviana rientra in una rete di promozione culturale e territoriale. Siamo partiti con la Rete Turistica e proseguiamo ora con la Libera Università Studi Vesuviani – ha affermato Rosalinda Perna, Assessore alla Cultura del Comune di Somma Vesuviana, intervenendo alla conferenza di presentazione svoltasi a San Giorgio a Cremano -  che inserisce il nostro paese in una rete di formazione culturale propriamente tipica della zona vesuviana andando non a mortificare ma a valorizzare il nostro assetto culturale, le nostre tradizioni. Ogni tradizione, ogni valore territoriale è sempre il risultato di una sinergia che comprende tutto il territorio. Attraverso questi studi anche le nuove generazioni capiranno la derivazione delle tradizioni del territorio nel quale vivono e dunque noi tutti riusciremo a dare un valore aggiunto agli aspetti che già rappresentano i nostri punti di forza”.

L’aspetto urbanistico non sarà secondario in questo percorso formativo.

“La LUV sarà un luogo dove si potranno sedimentare tutte le conoscenze del passato e proiettarle nel futuro attraverso un progetto fortemente identitario del territorio vesuviano ma soprattutto deve essere propulsore di una revisione delle nostre organizzazioni politico – amministrative  che poi suggeriscono anche delle scelte di pianificazione. Ad esempio mi riferisco a tutta l’area del Vesuvio – ha dichiarato Emma Buondonno, Consigliere dell’Ordine degli Architetti di Napoli e provincia -  ed esattamente al fatto che in una previsione del piano strategico della Città Metropolitana si preveda la separazione tra la zona costiera del Vesuvio, la quale farebbe parte di un’area omogenea, rispetto all’area invece del versante interno verso la piana del nolano che ricadrebbe in un’altra area omogenea. Dal mio punto di vista questo sarebbe un grave errore e il progetto di una Libera Università Vesuviana scaturisce proprio dal voler affermare un’identità locale importante che non solo è legata alla struttura geomorfologica, vulcanica dell’apparato Somma – Vesuvio ma soprattutto perché proprio tali aspetti hanno caratterizzato la stessa cultura vesuviana. A questa unitarietà geologica, geomorfologica deve corrispondere un’unità anche amministrativa e penso che dobbiamo assolutamente accelerare un processo di riorganizzazione politica – amministrativa di tutta l’area metropolitana”.