Si propone come città di pace in un momento storico molto delicato San Pietro Infine, piccolo comune della provincia di Caserta al confine con Lazio e Molise. La cittadina fu teatro di una battaglia decisiva per l’avanzata delle truppe alleate durante la Seconda Guerra Mondiale, dall’8 al 17 dicembre 1943 e a distanza di oltre ottant’anni il progetto “Le strade della memoria”, promosso dal sindaco del Comune, Antonio Vacca, insieme con la Summa srl del direttore Marco Panico e con la direzione artistica di Lino D'Angiò, ha rievocato quei giorni drammatici prima della battaglia, all’interno del Parco della Memoria Storica: dieci attori hanno rappresentato i cittadini di San Pietro Infine con le loro speranze e i sogni infranti dai bombardamenti.
“San Pietro Infine si propone come città di pace in un momento storico così delicato - spiega il sindaco di San Pietro Infine, Antonio Vacca -. Da quando mi sono insediato mi sono impegnato, insieme al presidente del Consiglio Regionale, per recuperare i fondi per la manutenzione e il recupero del Parco della Memoria. La guerra la vive principalmente la popolazione che subisce l’attacco e il messaggio fondamentale di questo progetto è “Mai più una guerra”.
“Vivere un’esperienza così intensa a San Pietro Infine è stato un qualcosa che difficilmente potrò dimenticare – aggiunge Lino D’Angiò, direttore artistico della manifestazione -. Ho impressi gli occhi lucidi degli abitanti di San Pietro Infine, che attraverso il percorso attoriale hanno rivissuto i drammatici ricordi raccontati dai loro padri, madri, nonni. San Pietro Infine è un luogo incredibile, potrei dire una “Pompei della Seconda Guerra Mondiale”, tutto è rimasto fermo a quel tempo ma in questi giorni le anime di quelle povere vittime sono state ricordate. Il concerto del bravissimo tenore Francesco Malapena è stata poi una conclusione eccezionale. In un contesto favoloso con una veduta pazzesca che si irradia da Piazza San Nicola, le note dei classici napoletani e le grandi melodie sono state un’altra magia”.
L’evento era stato preceduto dall’inaugurazione di una mostra permanente a cura di Giuseppe Angelone all’interno dell’ex asilo infantile.