Due nuovi appuntamenti con la world music di Sacro Sud alla Chiesa di Santa Maria Donnaregina Vecchia (Largo Donnaregina, Napoli). La quarta edizione del festival diretto da Enzo Avitabile, organizzato da Black Tarantella e finanziato dal Comune di Napoli, nell'ambito del progetto Napoli Città della Musica, prosegue questa settimana con due concerti.

Martedì 19 dicembre torna a Napoli, Kayhan Kalhor. Il musicista iraniano vincitore del Grammy Award e del Womex Artist Award, considerato il più grande virtuoso al mondo del kamancheh (violino persiano), si esibirà alla Chiesa di Santa Maria Donnaregina Vecchia con il musicista turco Erdal Erzincan (baglama), ripercorrendo le orme degli album “The Wind” (2006) e “Kula Kulluk Yakışır Mı” (2013) pubblicati dalla ECM.

Originario di Teheran, Kayhan Kalhor attraverso le sue numerose collaborazioni musicali ha avuto un ruolo determinante nella divulgazione della tradizione persiana in tutto il mondo ed è una forza creativa nella scena musicale odierna. Le sue esibizioni e le molteplici collaborazioni hanno attirato il pubblico di tutto il mondo e la critica di settore. Ha studiato la musica di molte regioni dell'Iran, in particolare quelle del Khorason e del Kordestan, girando il mondo come solista con vari ensemble e orchestre tra cui la New York Philharmonic e l'Orchestre National de Lyon. Inoltre è stato co-fondatore dei rinomati ensemble Dastan e Masters of Persian Music. A Napoli, per il festival Sacro Sud dividerà il palco con il musicista turco Erdal Erzincan, compositore e cantante di musica popolare Alevi.

Giovedì 21 dicembre, invece, la Chiesa di Santa Maria Donnaregina Vecchia vedrà protagonisti il trombettista e compositore tedesco Markus Stockhausen insieme al musicista iraniano Alireza Mortazavi, uno dei più interessanti e rinomati compositori del Medio Oriente. Insieme presentano il progetto “Hamdelaneh - Intimate Dialogues”, un viaggio tra avanguardia e minimalismo, jazz e musica contemporanea. Markus Stockhausen (figlio del celebre Karlheinz) e Alireza Mortazavi, musicista specializzato nello studio dell’antichissimo santoor (strumento iraniano appartenente alla famiglia delle cetre), danno vita a un progetto che fonde antico e moderno. Mondi apparentemente distanti che si incontrano in una forma nuova ed estremamente originale.

La IV edizione di Sacro Sud si concluderà sabato 6 gennaio a Ponticelli (Chiesa di San Francesco e Santa Chiara) con “Napoli & l’Africa”, un altro progetto inedito di Enzo Avitabile con la partecipazione straordinaria del griot maliano e polistrumentista Baba Sissoko.