«In questa campagna elettorale si parla troppo poco di politiche per lo spettro autistico. Noi sappiamo, invece, che questa è una emergenza quotidiana per migliaia di famiglie campane, che vivono una profonda inquietudine.


Non possiamo e non vogliamo ignorare questa angoscia.
Chi vive quotidianamente l’autismo sa quanto sia delicato l’equilibrio che regge una famiglia: terapie, routine, progressi lenti ma vitali.
Ogni incertezza pesa come un macigno.
La Regione Campania, va riconosciuto, sta già intervenendo:
– con 14,3 milioni di euro destinati a 79 progetti del Terzo Settore, per rafforzare i servizi territoriali;
– con una legge regionale che organizza i servizi dedicati ai minori con disturbi del neurosviluppo;
– con una rete interistituzionale per la riabilitazione dei minori con autismo;
– con centri specializzati, come il Centro Autismo di Napoli, che offrono diagnosi e supporto psicologico e psichiatrico qualificato.
Sono passi importanti, ma non ancora sufficienti.
La domanda cresce, i tempi di attesa restano lunghi e molti territori vivono ancora una situazione di inaccettabile fragilità.
Per questo propongo una misura chiara e concreta:
destinare lo 0,3% del bilancio di ogni ASL della Campania agli interventi per l’autismo, sul modello di ciò che ha fatto la Sicilia, assicurandosi che siano risorse aggiuntive rispetto alle attività già previste.
Una scelta semplice, comprensibile e subito operativa, che può rafforzare strutturalmente la rete dei servizi, sostenere le famiglie e assicurare continuità terapeutica.
Abbiamo anche un riferimento nazionale fondamentale: la Legge 134/2015, voluta dal governo Renzi, che ha introdotto diritti essenziali come la diagnosi precoce, la presa in carico globale, la continuità educativa e assistenziale e la formazione degli operatori.
Quella legge, insieme alla legge sul “dopo di noi”, ha segnato un passo avanti decisivo, e oggi dobbiamo avere il coraggio di portarne avanti lo spirito.
Lo ribadisco con forza:
quando si parla di autismo non possiamo permetterci né improvvisazioni né arretramenti.
Le famiglie chiedono sicurezza, dignità, ascolto.
E io sarò al loro fianco, perché la civiltà di una Regione si misura da come protegge i suoi figli più fragili.
Su questo non arretrerò di un millimetro.»

Lo afferma in una nota Armando Cesaro coordinatore regionale di Casa riformista e candidato al consiglio regionale della Campania.