
Il Consiglio comunale di Maiori ieri ha approvato la modifica al Regolamento Urbanistico Edilizio Comunale (RUEC) che consente la trasformazione dei locali terranei, originariamente destinati a deposito o cantina, in abitazioni.
Una misura fortemente voluta dall’amministrazione guidata dal sindaco Antonio Capone, che punta a offrire nuove opportunità abitative ai cittadini di Maiori e a dare risposte concrete e realizzabili in un momento in cui trovare casa è sempre più difficile a causa della crescente diffusione di attività ricettive extralberghiere.
Proprio per questo motivo, non sarà consentito destinare i locali trasformati ad attività ricettive o extralberghiere: in caso contrario, le autorizzazioni saranno revocate e si procederà al ripristino della destinazione originaria di deposito o cantina. Una scelta netta dell’amministrazione Capone, che mira a preservare la funzione abitativa dei centri storici e a garantire che questa misura risponda davvero ai bisogni della popolazione residente.
La possibilità di trasformazione riguarda solo i tessuti storici “Is” individuati dal Piano Urbanistico Comunale PUC e sarà ammessa nel rispetto di condizioni precise: l’intervento deve essere di recupero del patrimonio edilizio esistente nei tessuti storici e di natura puntuale, riferito alla singola unità immobiliare ubicata in edifici a prevalente destinazione residenziale; devono essere rispettati tutti i requisiti igienico-sanitari e di salubrità previsti dalla normativa vigente; restano valide le prescrizioni degli strumenti urbanistici comunali (PUC e RUEC) e dei Piani di Recupero degli insediamenti storici.
Quindi l’intervento non può riguardare alloggi classificabili come malsani o fatiscenti, sarebbe a dire che sono esclusi:
alloggi con oltre il 35% del perimetro interrato;
privi di illuminazione e ventilazione diretta nella maggior parte dei vani;
ubicati a piano terreno con unico affaccio su strade carrabili inferiori ai 6 metri di larghezza;
privi di servizi igienici con impossibilità oggettiva di realizzazione.
Dovrà inoltre essere garantito il mantenimento dei caratteri tipologici e morfologici dell’edificio originario. Tenuto fermo il rispetto di queste condizioni, si aprono nuove possibilità abitative per la popolazione di Maiori.
“Sono davvero fiero e orgoglioso – dichiara il sindaco Antonio Capone – di aver portato all’approvazione in Consiglio Comunale questa modifica al Ruec, perché si tratta di un argomento di straordinaria importanza per Maiori. È una modifica che abbiamo introdotto dopo un attento confronto con i tecnici del territorio e che offrirà a molti cittadini, proprietari di immobili nei centri storici, la possibilità di trasformare i propri locali terranei in abitazioni che siano decorose e dignitose: tutto quanto abbiamo fissato con la modifica al regolamento serve appositamente a non creare dei bassi insalubri. Questa modifica non è una decisione casuale, ma il risultato di un lavoro portato avanti con costanza negli anni: dall’approvazione del PUC alla realizzazione dell’anagrafe edilizia, che ci ha permesso di conoscere nel dettaglio il patrimonio esistente e individuare i vani inutilizzati da recuperare. Sappiamo bene che il nostro territorio è fortemente vincolato dal PUT, che non concede grandi margini di intervento. Proprio per questo, con pazienza e precisione, abbiamo lavorato per offrire nuove opportunità senza stravolgere le regole, ma interpretandole in modo utile per la comunità. E per preservare la comunità abbiamo posto un limite chiaro: questi locali non potranno essere trasformati e poi destinati ad attività ricettive. Vogliamo che restino case, non camere. È un lavoro complesso, ma lo stiamo portando avanti con tenacia e responsabilità. Dare nuove possibilità abitative ai cittadini è una delle cose più importanti che vogliamo realizzare entro la fine di questa consiliatura.”
Con questa modifica, l’Amministrazione Comunale di Maiori conferma la sua visione di crescita attenta ai bisogni reali della popolazione e alla tutela del tessuto urbano. Un passo concreto per favorire la residenza stabile, recuperare spazi oggi inutilizzati e mantenere viva la città.

