
Lunedì 27 ottobre, dalle ore 20.00 alle ore 22.00, presso la Sala Teatro della chiesa di San Giuseppe Lavoratore, in via E. Bottiglieri 21, a Salerno, open day con la Bottega D’Arte scenica diretta dall’attore Lucio Bastolla, che proprio nel 2025 festeggia quarant’anni di teatro professionale. “Dove le emozioni prendono forma”, questo lo slogan del progetto ampio e diversificato di formazione teatrale over 18.
Il corso teatrale avrà inizio il 3 novembre 2025 e si svolgerà tutti i lunedì dalle 20 alle 22, in un orario tale da consentirne la partecipazione anche a chi lavora.
Dalla Recitazione all'Arte dell'Interpretazione, un programma completo per chi desidera approcciarsi all’arte del palcoscenico. Nel mondo del Teatro spesso i termini "recitare" ed "interpretare" sono usati come sinonimi, in realtà hanno significati diversi. "Recitare" si riferisce alla semplice azione di enunciare un testo. “Interpretare”, invece, implica l’atto di comprendere ed esprimere il significato di un contenuto. L'attore che interpreta non si limita a ripetere le frasi scritte da un autore e a muoversi sulla scena per svolgere un “compito”, ma cerca di comprendere il personaggio, la storia, le intenzioni per dare il giusto significato ad ogni parola. “Il nostro percorso didattico – spiega l’attore professionista Lucio Bastolla - si propone di sviluppare la capacità di vivere con autenticità il “qui” e “ora” della scena. Creando performance autentiche, interessanti e intrise di onestà emotiva. Il percorso è suddiviso in step progressivi per costruire abilità solide: Fondamenti e Reazione (Fase di Partenza): Destrutturazione dell'Abitudine: Rimozione degli stereotipi focalizzando l’attenzione sulle reazioni istintive. Assimilazione e Risposta: Abilità nell’accogliere e manifestare una spontanea reazione emotiva. Interazione Autentica: Esercizi di improvvisazione mirati ad allenare la sincerità e l’interdipendenza reciproca in scena. Azione, Scopo e Tensione (Fase Centrale): Lo Scopo Vitale: Introduzione di esercizi scenici. L'Innesco Immaginario: Utilizzo di circostanze immaginarie come attivatori emotivi. Lo Scambio Dinamico: Lasciare che le azioni altrui creino un conflitto. Testo e Arte dell'Espressione (Fase Finale): Il Testo Come Effetto: Considerare il dialogo scenico come il risultato dei rapporti tra i personaggi. Unione Attore-Personaggio: Ancorare la storia emotiva del personaggio alle esperienze personali. La Performance Finale: trovare il giusto equilibrio tra testo drammaturgico e spontaneità interpretativa. Il corso si rivolge a coloro che, pur avendo esperienza, desiderano superare i propri limiti interpretativi, eliminare le abitudini sceniche acquisite (cliché) e ricollegarsi a una fonte emotiva più autentica e immediata. Ricalibrare la propria tecnica e garantire una presenza scenica sempre fresca e vitale. A chi cerca una metodologia strutturata per l'interpretazione del testo, focalizzata sull'ascolto e l'onestà emotiva. Ad appassionati con una forte motivazione e il desiderio di esplorare a fondo l'arte drammatica, disposti a impegnarsi in un lavoro disciplinato che va oltre l'apprendimento superficiale di battute o gesti. A chiunque senta la necessità di abbandonare l'atto di "fare finta" per abbracciare l'atto di "vivere con verità" le circostanze immaginarie.
LUCIO BASTOLLA. Salernitano, attore professionista, Lucio Bastolla ha da tempo lasciato Salerno per calcare le tavole dei teatri di Roma e d’Italia, ove ha collezionato centinaia di spettacoli che lo hanno visto protagonista sia nei ruoli comici che drammatici. Ha fatto parte, per oltre duecento spettacoli, del grande musical “Scugnizzi”, di Claudio Mattone. Attore poliedrico, passa con grande maestria dai ruoli comici a quelli drammatici, dal cabaret al commedia, dal monologo al teatro di Compagnia. Bastolla, ha lavorato al fianco di Vittorio Marsiglia; è stato docente di “linguaggi non verbali e improvvisazione”. Ha interpretato, riadattato e diretto anche testi classici come “Le tartuffe” di Moliere, “Il mercante di Venezia” di Shakespeare e “Memorie dal sottosuolo” di Dostoevskij; “L’uomo dal fiore in bocca” di Pirandello. Ma si è segnalato all’attenzione nazionale, soprattutto come interprete di un genere difficile, ormai “in estinzione”, quello della “macchietta”, nata con il “Cafè Chantant”. Ospite in diversi programmi televisivi: Domenica in condotta da Pippo Baudo, I Fatti Vostri condotta da Giancarlo Magalli, Cinematografo il rotocalco-talk show dedicato al cinema condotto da Gigi Marzullo, La sai l’ultima? condotta da Claudio Lippi e altri.
Come attore cinematografico ha recitato in diversi film, alcuni dei quali li ha diretti come regista, tra gli ultimi: “Paspartù” (Rai 2), film di cui ha curato anche la regia e che ha visto in scena il David di Donatello Giacomo Rizzo, Maurizio Mattioli, Veronico Maia e Yuliya Mayarchuk; il film “Magari resto” (regia Mario Parruccini - RAI 2 - con Enrico Lo Verso). Negli anni ha alternato la sua attività artistica con quella di docente in discipline artistiche, nello specifico: La sceneggiatura vista dal produttore; Sviluppo, Innovazione e Marketing; Fondamenti di scrittura creativa / La bottega dell’autore: Story Telling, Learning Theatre, Movie Education: Improvvisazione. Lucio Bastolla è regista teatrale e cinematografico e documentarista, con diversi lavori al suo attivo, compreso nel campo della documentaristica. Come doppiatore ha prestato la sua voce in diversi documentari.

