Sabato 18 ottobre, al Teatro Municipale Giuseppe Verdi di Salerno, si è alzato il sipario sul gran finale della 37ª edizione del Premio Charlot. Una serata elegante, intensa e carica di emozioni, che ha visto alternarsi sul palco alcuni dei volti più amati del cinema, della televisione, del teatro, della musica e del giornalismo italiano.
A dare il via alla consegna dei premi, Lunetta Savino, accolta da un caloroso applauso. A lei è andato il Premio Charlot Fiction, per la sua capacità di raccontare personaggi che restano impressi nella memoria del pubblico. “È un riconoscimento che mi emoziona profondamente – ha detto – perché Chaplin rappresenta tutto ciò che un attore dovrebbe essere: leggero e intenso allo stesso tempo”.
Poco dopo è stato il turno di Riccardo Scamarcio, che ha ricevuto il Premio Charlot Cinema. Un premio che celebra una carriera brillante, fatta di scelte coraggiose e interpretazioni sempre originali. “Ricevere un premio intitolato a Charlie Chaplin – ha detto Scamarcio – significa riconoscere il valore dell’ironia che scava nel profondo. Ed è un onore”.
Il palco ha poi accolto Raoul Bova, premiato con il Charlot Teatro. Un riconoscimento che ha voluto sottolineare il suo recente percorso sui palcoscenici italiani, fatto di impegno e grande umanità. Con voce emozionata, Bova ha ringraziato la platea e ricordato quanto il teatro sia il luogo dove l’attore si spoglia di tutto, e si offre al pubblico in tutta la sua verità.
L’atmosfera è rimasta carica di energia e calore quando è salito sul palco Paolo Conticini, al quale è stato consegnato il Premio Charlot Spettacolo. Simpatico, versatile, amato dal grande pubblico, Conticini ha scherzato con la platea e ha detto: “Faccio questo mestiere per restituire un sorriso, ogni giorno. Come faceva Chaplin, anche quando il mondo sembrava non avere più voglia di ridere”.
Poi è arrivato il momento della musica, con Mario Biondi che ha ricevuto il Premio Charlot Musica. La sua voce calda e profonda, unica nel panorama musicale italiano, è stata festeggiata con una vera e propria ovazione. Biondi ha ringraziato con umiltà: “Ricevere questo premio in un teatro così bello e davanti a un pubblico così partecipe è un’emozione difficile da spiegare”.
A seguire, spazio all’informazione e alla cultura televisiva: il Premio Charlot Speciale Rai è stato consegnato al direttore di Rai1, Stefano Coletta, che ha dedicato il riconoscimento “a tutti coloro che lavorano con passione dietro le quinte della televisione pubblica, per offrire contenuti di qualità”.
Uno dei momenti più intensi della serata è stato quando Federico Buffa ha ricevuto due riconoscimenti: il Premio Charlot Giornalismo e il Premio Charlot in memoria di Nino Petrone, storico presidente di giuria del Premio Charlot, recentemente scomparso. Buffa, visibilmente commosso, ha ricordato l’importanza delle parole e delle storie vere, quelle che “entrano senza far rumore e restano per sempre”.
Terminata la consegna dei premi, la serata è proseguita con lo spettacolo “Gente di Mare”, condotto da Gianmaurizio Foderaro. Un viaggio emozionante tra musica e parole, in cui il mare è stato protagonista assoluto: simbolo di viaggio, mistero, libertà e memoria.
Sul palco si sono alternati artisti straordinari. Ciro Caravano ha aperto lo show insieme al suo Coro Pop di Salerno, regalando momenti di grande impatto emotivo. Poi sono arrivati Pierdavide Carone, Amara, Mimì, Ermal Meta, Mario Biondi e Fabrizio Moro, che hanno cantato alcuni dei loro brani più amati e proposto reinterpretazioni emozionanti di grandi canzoni legate al mare.
Tra un’esibizione e l’altra, il pubblico ha potuto ascoltare versi e riflessioni dedicate al mare, letti con intensità e partecipazione da Raoul Bova, Riccardo Scamarcio, Paolo Conticini e Lunetta Savino. Momenti di poesia pura, che hanno reso l’atmosfera del Teatro Verdi ancora più intima e coinvolgente.
A chiudere la serata, un gran finale memorabile con Gaetano Curreri e gli Stadio, che hanno infiammato la platea con alcuni grandi successi di repertorio – da Borotalco a Grande figlio di – e con un commosso omaggio a Lucio Dalla, amico e compagno di viaggio, attraverso le note di brani che appartengono alla storia della musica italiana.
A conclusione della serata, il direttore artistico e ideatore del Premio, Claudio Tortora, ha voluto condividere un pensiero che è insieme un bilancio e una promessa:
“È stata un’edizione straordinaria, non solo per la qualità degli ospiti e degli spettacoli, ma per il calore con cui il pubblico ha risposto ogni sera. Abbiamo portato avanti, con coerenza e passione, l’eredità di Chaplin: quella di un’arte capace di unire leggerezza e profondità. Il Premio Charlot è ormai molto più di una rassegna: è un luogo dell’anima, dove si incontrano emozioni, talento e memoria collettiva. Già da domani inizieremo a lavorare alla 38ª edizione, con l’obiettivo di alzare ancora l’asticella, coinvolgendo nuove energie e continuando a far crescere questo progetto, che da Salerno parla al cuore di tutti.”
E come Chaplin ci ha insegnato, anche quando cala il sipario resta qualcosa di profondo. “Un giorno senza sorriso è un giorno perso”, diceva lui. Il Premio Charlot anche quest’anno ha fatto in modo che nessuno lo perdesse.