Dopo il successo della prima delle tre serate dedicate alla tragedia greca, ‘Le Coefore’, al Castello Macchiaroli- venerdì 18 luglio alle ore 20,30, sarà la volta di ‘Edipo Re’ di Sofocle, nella riscrittura e nell'adattamento registico del drammaturgo Antonello De Rosa.
Lo scorso giovedì il Vallo di Diano e il borgo medievale di Teggiano hanno fatto registrare il tutto esaurito per la prima de ‘Le Coefore’ di Antonello De Rosa “siamo onorati – dice De Rosa- per tanto riscontro e sopratutto ringraziamo di cuore tanta fetta di pubblico, fra cui anche turisti, per aver - nonostante l’overbooking- voluto acquistare il biglietto per l’evento. Sono contento – prosegue il regista- perché questo suggella ciò che io da sempre dico – Il teatro non è morto ! È solo confuso dal tanto frastuono inutile, tocca a noi professionisti ed operatori del settore rieducare il pubblico al Teatro. Auspico che il Castello diventi polo culturale di attrazione internazionale.” La trama: Considerato uno dei testi teatrali più belli di tutti i tempi, Edipo re di Sofocle rappresenta il simbolo universale dell’eterno dissidio tra libertà e necessità, tra colpa e fato. Arrivato al potere grazie alla sua capacità di “far luce attraverso le parole”, abilità che gli aveva permesso di sconfiggere la Sfinge che tormentava la città di Tebe, Edipo è costretto, attraverso una convulsa indagine retrospettiva, a scoprire che il suo passato è una lunga sequenza di orrori e delitti, fino a riconoscere la drammatica verità delle ultime, desolate parole del Coro: “Non dite mai di un uomo che è felice, finché non sia arrivato il suo ultimo giorno”. In una città che non vediamo mai, un lamento arriva da lontano. È Tebe martoriata dalla peste. Un gruppo di persone non dorme da giorni. Come salvarsi? A chi rivolgersi per guarire la città che muore? Al centro della scena, al centro della città, al centro del teatro c’è lui, Edipo. Lui, che ha saputo illuminare l’enigma della Sfinge con la luce delle sue parole, si trova ora di fronte alla più difficile delle domande: chi ha ucciso Laio, il vecchio re di Tebe? La risposta che Edipo sta cercando è chiara fin dall’inizio, e tuona in due sole parole: “sei tu”. Ma Edipo non può ricevere una verità così grande, non la può vedere. Preferisce guardare da un’altra parte. Sarà la voce di Apollo, il dio nascosto, il dio obliquo, a guidarlo attraverso un’inchiesta in cui l’inquirente si rivelerà essere il colpevole. Presto si capirà che il medico che avrebbe dovuto guarire la città è la malattia. Perché è lui, Edipo, l’assassino e quindi la causa del contagio. La luce della verità è il dono del dio. Ma anche la sua maledizione. La nuova e visionaria regia di Antonello De Rosa, che torna per l’occasione a lavorare con i suoi attori di Scena Teatro : Mario Vietri, Agata Pennisi, Alessandro Casaburi, Anna D’Agostino, Annamaria Somma, Carlo Di Costanzo, Rosanna De Bonis, Lia De Blasio, Rosa Farina, Daniela Guercio, Franca Guarino, Giuseppina Iovane, Irma Pitta, Rosaria La Rocca, Sara Salatti, Valentina Molino, Maria Barra, Maria Robertazzi, Maria Mazziotti, Marta Peruzzini, Riccardo Annunziata, Maria Russo, Grazia Savignano, Simone Cosentino, Pina Strada, Luigia Tramutola, rende la tragedia attualissima. “Il sapere è terribile, se non giova a chi sa.” L’evento è sostenuto con la collaborazione del Castello Macchiaroli, nella figura della proprietaria, Gisella Macchiaroli e dalla BCC Capaccio Paestum Serino.