Le Coefore è lo spettacolo teatrale, che andrà in scena giovedì 10 luglio alle ore 20.30 al Castello Macchiaroli di Teggiano, a firma del registaAntonello De Rosa, che aprirà le tre serate dedicate alla tragedia greca. Un omaggio al modo classico che da anni il regista mette in scena.
Negli anni, De Rosa ci ha abituati al teatro della riflessione ed al grande teatro classico in riscrittura contemporanea – con grande riverbero di pubblico che accorre da ogni dove per prendere parte alla kermesse. Per il primo anno, De Rosa, decide di non investire in cultura nella sua amata Salerno ma trasferisce la rinomata rassegna teatrale estiva “Il Gioco Serio del Teatro”, nell’antico e meraviglioso borgo medievale di Teggiano – città che ha accolto con entusiasmo la presenza del regista e di tutta Scena Teatro. “Solo tre giorni di pura classicità alla luce della contemporaneità– afferma De Rosa-dobbiamo riappropriarci dei grandi testi, che nell’era dei social abbiamo perso. Se chi fa cultura e la promuove, preferisce usare le nuove figure sociali, come i tiktokers, il declino culturale è ormai imminente. Noi, con tutta Scena Teatro abbiamo un compito arduo, quello di non far morire il Teatro e la sua storia archetipica, perché esso nasce con il mondo stesso” Trama:Tale tragedia prende il nome dalle coefore, le portatrici di libagioni per i defunti, che si recano sulla tomba di Agamennone. È il racconto di come Oreste, dieci anni dopo l'omicidio del padre Agamennone, torni ad Argo e, su ordine di Apollo, porti a compimento la propria vendetta dando la morte alla propria madre ed al suo amante.Oreste, tornato ad Argo, giunge presso la tomba di Agamennone, accompagnato da Pilade, e lì deposita in omaggio al padre una ciocca dei propri capelli. Vedendo arrivare Elettra e le donne del coro, però, i due si nascondono. Entrano in scena Elettra e le coefore. Queste ultime, prigioniere troiane, cantano delle violenze che subiscono, e dell'orrore che attanaglia Argo da quando Agamennone è stato ucciso. Anche la venerazione che il popolo aveva per la casa reale è ormai cosa lontana.Il motivo dell'arrivo di Elettra con le coefore è che la madre ha ordinato di offrire libagioni al marito ucciso. Clitennestra è infatti rimasta sconvolta da un orribile incubo: partoriva un serpente e gli offriva il proprio seno, ma da esso il serpente succhiava latte e sangue. La donna ha paura che il sogno sia un presagio della collera degli dei nei suoi confronti, e pensa che le libagioni potrebbero forse placarla. Elettra non se la sente di fare al padre offerte che provengono dalla sua assassina, ma le coefore la invitano invece a compiere il rito, pregando che venga un dio o un uomo capace di vendicare Agamennone dando la morte ai suoi assassini. Poi la ragazza nota, davanti alla tomba, un'impronta di piedi e la ciocca di capelli che Oreste aveva lasciato. Nessuno, ragiona Elettra, a parte lei stessa o suo fratello, avrebbe mai offerto questo dono ad Agamennone. A quel punto Oreste si palesa ed i due fratelli, dopo qualche esitazione, si riconoscono. L'uomo informa la sorella di essere tornato su ordine di Apollo, che gli ha raccomandato di vendicare il padre uccidendo i suoi assassini. Il coro allora racconta il sogno di Clitennestra, ed Oreste lo interpreta riconoscendo in sé stesso il serpente che morde la madre. Per far ciò, l'uomo si introduce sotto mentite spoglie nella reggia e compirà la vendetta. Lo spettacolo sarà itinerante e vedrà la partecipazione degli attori :Simona Avallone, Rosanna De Bonis, Maria Giuseppina Russo, Mario Vietri, Mario Capone, Alessia Bifulco,Elena Cerra, Antonia Fortunato, Marianna Cocozza, Claudia Cogliani,Francesco Virtuoso, Anna Maria Somma, Enrica Di Motta Robertazzi, Antonio Paolino, Alfredo Santoro, Francesco De Vivo, Vittorio De Santis, Luigi Ferrari. La regia e l’adattamento sono del regista Antonello De Rosa Produzione Scena Teatro Management Srls. I biglietti sono acquistabili attraverso Liviticket o al 3922710524-3333067832- www.scenateatro.it