Vele di Scampia, tutto da rifare: il Comune candida al Pnrr un nuovo  progetto da 70 milioni

Sabato 25 novembre dalle 09:00, presso la sede di “Officina delle Culture - Gelsomina Verde” di Ciro Corona in via Ghisleri a Scampia, associazioni e singole realtà si riuniranno per invertire il modello di violenza e sopraffazione al quale purtroppo continuano a far riferimento le nuove generazioni.


Lo spunto per l’iniziativa è venuto da una riflessione tra lo stesso Ciro Corona e l’editore Gino Giammarino della omonima casa editrice, animatori della collana-progetto editoriale (R)Esistenze che proprio da Scampia parte per raccontare e pubblicare storie appunto di “r-esistenze” civili.

“Eravamo qui ad una manifestazione presso l’Officina - raccontano Corona e Giammarino - nei giorni successivi alla venuta di Giorgia Meloni e del suo Governo a Caivano, concordando sullo sforzo unitario che occorre fare per battere il nemico e sul bisogno che le istituzioni agiscano con rispetto e strategia comune, lasciando altri e meno impegnativi fronti aperti ai toni delle (eterne in Italia) campagne elettorali”.

Nello specifico, Corona faceva notare come qui lo Stato centrale c'entrasse fino a un certo punto, sono le istituzioni locali che devono darsi da fare in maniera seria, concreta e continuativa.
E allora, anziché fare la classifica dei buoni e dei cattivi, mettiamoci tutti attorno a un tavolo.

L’editore Giammarino, invece, in un fondo su Italia Vera aveva sottolineato come
“…purtroppo la classe politica locale, come quella centrale d'altronde, preoccupandosi del consenso e della riconferma a stretto giro più che del sociale che ha bisogno di tempi adeguati, volta la faccia a qualsiasi strategia che vada oltre la scadenza del proprio mandato, spaventati dal fatto che i meriti vadano a chi verrà dopo…”.

Da queste due posizioni coincidenti è nata l’idea del “Coordinamento (R)Esistenze Territoriali – Pietro Nardiello”, un laboratorio/avamposto sociale che da Scampia fornisca una serie di istanze e indicazioni dal territorio alle Istituzioni locali per controbattere, non attraverso uscite ipocritamente spettacolari ma con una serie di interventi di paziente semina che - partendo da oggi - potrebbero dare frutti preziosi già entro i prossimi 4/5 anni, tendenze e modelli di riferimento di stampo camorristico, invertendoli verso quelli del bello e del positivo per le nuove generazioni.
Toc, toc...ci siete?

NB
Abbiamo deciso di intitolare il coordinamento alla memoria del giornalista e attivista, nonché grande amico comune Pietro Nardiello, non solo in quanto facesse parte della collana/progetto, ma anche e soprattutto per ricordarne la figura sempre in primo piano nel contrasto all’illegalità, certi come siamo che in una battaglia come questa sarebbe entrato con il solito proverbiale entusiasmo.

Per maggiori informazioni, adesioni e contatti:
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