Nell’ambito delle celebrazioni per i 30 anni dell’Associazione Palazzi Napoletani, Giovedì 10 Luglio, alle ore 11, nella Sala Tasso dell’Archivio di Stato di Napoli, in Piazzetta del Grande Archivio 5, si presenta la mostra sull’illustre speziale Ferrante Imperato (Maiori 1523- Napoli 1620): FERRANTE IMPERATO SPEZIALE “Semplicista Eccellentissimo” 10 Luglio / 30 Settembre 2025 a cura di Sergio Attanasio.
Saranno presenti la Direttrice dell’Archivio di Stato di Napoli, Candida Carrino, l’Assessore al Verde e Presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Napoli, Vincenzo Santagada, il visual designer Antonello Scotti ed il Presidente dell’Associazione Palazzi Napoletani architetto Sergio Attanasio, curatore della mostra.
La mostra racconta e illustra, attraverso i documenti originali presenti nel Grande Archivio di Napoli e alcune riproduzioni di volumi e di rare illustrazioni (tra cui il suo ritratto e la Wunderkammer in via Monteoliveto), la vita dello speziale e semplicista Ferrante Imperato che, a oltre quattrocento anni dalla sua morte, era ancora tutta da indagare. La sua biografia era ferma agli studi di Antonio Neviani che, nel 1936, dice: «Di un uomo di tanta attività, come fu Ferrante Imperato, che cosa conosciamo della sua vita?
La risposta ha dell’inverosimile, giacché si riduce a due parole: ben poco. Persino le date estreme della vita non sono sicure. Nulla sappiamo del laboratorio, della farmacia, della insegna […]. Nulla sull’orto dei semplici, solo in una lettera al suo fido amico Pinelli parla di un giardino pensile, ed evidentemente si tratta di una terrazza sita sulla sua casa, che dicesi fosse posta dietro il palazzo Gravina, ove era il Museo».
Scarse le notizie sulla famiglia, sui rapporti con il figlio primogenito Francesco e con gli studiosi del tempo che si ricavano quasi esclusivamente dalla dedicatoria al libro dell’Historia Naturale curato da padre e figlio. Pochi si sono occupati fino a oggi della loro vita e delle vicende familiari.
Eppure la straordinaria tavola che ritrae l’interno del Museo di Ferrante Imperato, caratterizzata dalla presenza di un coccodrillo impagliato sospeso al soffitto e da strani animali, provenienti da paesi lontani, inserita nell’antiporta del volume dell’Historia Naturale del 1599, è la prima rappresentazione di una Wunderkammer o “camera delle meraviglie”, precede di ben 56 anni il Museo Wormiano (1655) di Copenaghen e di 78 anni il Museo Cospiano (1677) di Bologna. Di Ferrante Imperato – autore di una monumentale opera scientifica, citata da tutti gli studiosi che in circa quattrocento anni si sono occupati di storia naturale – non si conosceva il giorno e il luogo di nascita, né di morte. Frammenti di una biografia sono rilevabili solo dalle lettere che si conservano nella biblioteca dell’Accademia dei Lincei di Roma e in poche altre biblioteche.
Solo due ritratti che ritraggono Ferrante, uno presso l’orto botanico dell’Università di Pisa e un altro nella Galleria di Palazzo Colonna a Roma, danno conto di quale fosse il suo aspetto, in età matura. Un altro ritratto in età giovanile – ma poco somigliante ai precedenti – incisione ottocentesca del Biondi – lo dice: «Nato in Napoli verso la metà del sec. XV e morto ivi intorno al 1625».
Insomma tanta incertezza che ad oltre 500 anni dalla nascita, non era stata vinta. La ricerca svolta dal prof. Sergio Attanasio presso l’Archivio di Stato di Napoli ha individuato ove fosse ubicata la sua spezieria e ove dimorasse. Il ritrovamento del testamento originale scritto di suo pugno e l’inventario dei beni mobili e immobili, allegato post mortem, oltre a notevoli documenti sulla costruzione della nuova casa a Monteoliveto, dove si trasferirà da quella di via Santa Chiara, e sulla realizzazione della cappella di famiglia eretta nella chiesa dello Spirito Santo, completano la parabola
dell’intensa vita dell’insigne speziale. Sono anche finalmente note due date importanti: quella della morte avvenuta nel 1620 e quella del 1552 anno di fondazione del suo famoso Museo.
Molti altri documenti hanno gettato luce sulle origini e il luogo di nascita, sui numerosi componenti della sua famiglia, sulla moglie, sui matrimoni dei figli, sui clienti e soci della spezieria. Speziale “eccellentissimo”, “uno dei primi semplicisti”, aromatario, studioso, impegnato politicamente. Capitano dell’Ottina di Nido e Governatore dell’Annunziata, fu particolarmente longevo e pare godesse sempre di ottima salute. Giuseppe Donzelli, nel suo famoso volume Teatro farmaceutico, ci informa che Ferrante Imperato visse 97 anni, senza bisogno d’occhiali, grazie a una sua preparazione, il vino di Eufrasia, annotazione che si ritrova all’interno del volume, nella descrizione e composizione di tale medicamento.
Ciò ha permesso di stabilire che egli fosse nato nel 1523.
Questa mostra, con i suoi documenti, contribuisce a svelare una cospicua parte della sua vita che viene offerta ai visitatori, grazie alla disponibilità dell’Archivio di Stato di Napoli, della Direzione Generale Archivi e del Ministero della Cultura.
La ricerca è stata parzialmente pubblicata nel libro Wunderkammer Napoletane opera del curatore.