
«La tutela dell’ambiente non appartiene a nessuna bandiera politica: è un valore universale e non può essere piegato ad alcuna ideologia».
Con queste parole, nette e incisive, il sindaco di Vitulazio Antonio Scialdone ha aperto la conferenza stampa che si è svolta questa mattina alle 10.30 nell’aula consiliare del Comune di Vitulazio, davanti a giornalisti e cittadini. L’incontro è stato convocato per chiarire la posizione dell’amministrazione alla vigilia della manifestazione del movimento #BastaImpianti, prevista per domani proprio a Vitulazio.
Scialdone ha ribadito fin dall’inizio che la questione ambientale deve essere affrontata con rigore, equilibrio e serietà, lontano da semplificazioni e strumentalizzazioni. «La salvaguardia dell’ambiente e della salute pubblica riguarda tutti, indipendentemente dalle appartenenze politiche. È una responsabilità collettiva che richiede verità, onestà intellettuale e senso delle istituzioni». Un richiamo che, ha aggiunto, vale soprattutto per chi riveste ruoli pubblici.
Il primo cittadino ha espresso apprezzamento per il recente intervento dell’Arcivescovo di Caserta-Capua, monsignor Pietro Lagnese, che con una lettera ha recentemente richiamato la comunità al dovere morale di proteggere ciò che contribuisce al benessere comune. Un appello che Scialdone ha definito «alto e necessario», condividendone pienamente il tono di responsabilità.
Durante la conferenza il primo cittadino ha ritenuto doveroso anche smentire con fermezza quanto emerso ieri all’Osservatorio dei Sindaci dell’Agro Caleno, dove Vitulazio e il suo territorio sarebbero stato quasi etichettati, attraverso un messaggio fuorviante, come “un comune inquinato”. «Non posso permettere che circolino falsità capaci di generare allarme sociale e danneggiare l’immagine e l’economia del territorio», ha affermato. Ha ricordato che Vitulazio è una comunità in forte crescita, passata in pochi anni da 4.500 a circa 8.000 abitanti, capace di attrarre nuove imprese, investimenti e famiglie. «Nessuno può compromettere questo percorso con narrazioni distorte o con battaglie ideologiche».
Accogliendo la richiesta del movimento #BastaImpianti, l’amministrazione ha completato una mappatura dettagliata degli impianti presenti sul territorio: sono 17, di cui 15 attivi, e 13 riconducibili al settore tessile. Scialdone ha illustrato pubblicamente date e numeri delle autorizzazioni regionali e provinciali, precisando che la quasi totalità risale ad epoche precedenti al suo insediamento, durante le amministrazioni Russo e Romano. Nel suo mandato – ha spiegato – solo due richieste sono arrivate al Comune: una è attualmente oggetto delle verifiche previste dalla legge, mentre l’altra, risultata irregolare, mentre un altro impianto è stato sequestrato dalla Polizia Municipale con il supporto dei Carabinieri e dissequestrato solo ieri con una decisione non dipendente dal Comune ma della Procura della Repubblica.
Il sindaco ha ricordato i limiti imposti dalla normativa, spiegando che nelle Conferenze dei Servizi i Comuni esprimono esclusivamente un parere urbanistico. «Se un impianto risulta conforme sotto il profilo urbanistico, il Comune non ha strumenti per respingere l’autorizzazione. Questo vale per tutti i sindaci d’Italia». Ha poi evidenziato come dal 2015 al 2023 nessuna amministrazione precedente sia mai intervenuta nelle Conferenze dei Servizi, neppure durante il commissariamento prefettizio: «Questa assenza di presidio istituzionale ha contribuito al proliferare degli impianti che oggi ereditiamo». I sindaci dell’Agro Caleno – ha ricordato – hanno già trasmesso un documento unitario a Provincia, Regione e Governo per chiedere una revisione complessiva delle norme sulle autorizzazioni.
Guardando al futuro, il sindaco ha richiamato alcuni progetti strategici: la riqualificazione dell’area industriale per un valore di circa 18 milioni di euro, una trattativa avanzata con il Ministero dei Trasporti per la creazione di un nuovo snodo ferroviario strategico per l’intero comprensorio, e la necessità di tutelare le numerose aziende agricole locali, considerate una ricchezza identitaria ed economica da difendere con determinazione.
All’osservazione di un giornalista sul fatto che sia comunque normale che una delle manifestazioni si svolga a Vitulazio e non per forza a Teano e a Pastorano (territori interessati dagli incendi recenti), Scialdone ha risposto: «Le mobilitazioni ambientali sono legittime e condivisibili, ma devono essere organizzate con rigore e responsabilità. Non possono diventare strumenti per chi cerca lo scontro o per chi intende trasformare una battaglia giusta in un pretesto per atti contrari alla legge».
In conclusione, la fascia tricolore ha ribadito il suo impegno personale: «Difenderò sempre Vitulazio, il suo territorio e la sua immagine. Sarò vigile, attento e inflessibile nel pretendere legalità, trasparenza e rispetto della nostra comunità. Nessuno riuscirà a macchiare il nome del nostro paese con mistificazioni o falsità. E combatteremo contro i pirati dell’ambiente. Sempre».

