Il Tribunale civile di Salerno con provvedimento depositato il 1° settembre, smaschera un'Amministrazione irrispettosa delle regole e non trasparente.
Il Comitato referendario, rappresentato dal prof. Mario Civale e assistito dagli avvocati Oreste Agosto e Vincenzo Rispoli, ha sempre sostenuto presso il Prefetto, il Difensore civico regionale e il TAR che la delibera n. 37/2024 adottata dal Comune di Maiori fosse illegittima.
Ora finalmente il Tribunale civile ha evidenziato e sentenziato che: "la delibera n 37/2024 adottata dal Consiglio comunale di Maiori, impugnata nel giudizio di merito dalla parte ricorrente, è affetta dal vizio di incompetenza relativa, essendo stata adottata da un organo, il consiglio comunale, privo del potere di valutazione per l'ammissibilità della richiesta referendaria, demandata invece dallo Statuto comunale ad un'apposita commissione mai costituita"; concludendo che sull’ammissibilità del referendum richiesto si deve "pronunciare la Commissione di cui all’articolo 79 dello Statuto, mai costituita, con vistosa inosservanza, da parte del Comune di Maiori, dell’iter procedimentale cui esso stesso si è assoggettato con l’approvazione dello Statuto comunale, per sua stessa ammissione ancora vigente”.
Il provvedimento, quindi, ha ribadito il principio che il rispetto delle procedure statutarie è essenziale per garantire la legittimità di partecipazione democratica; e, inoltre, che il Comune ha negato il diritto dei cittadini al giusto procedimento amministrativo con un atto completamente illegittimo per “vistosa inosservanza”delle norme e“incompetenza” dell’organo comunale.
Che farà il Sindaco ora? Che dirà ai consiglieri comunali che hanno approvato un atto illegittimo? E come si giustificherà con i cittadini che si sono visti privati del loro diritto di partecipazione?
In pratica è stato completamente falsato e stravolto ogni principio democratico, impedendo, di fatto, ai cittadini di esprimere il proprio parere su due opere di primaria importanza per il territorio: il tunnel Minori-Maiori e il depuratore consortile.