Il Premio Fabula, oggi punto di riferimento nazionale nel dialogo creativo tra i giovani, compie 15 anni e lo fa con importanti novità. La prima: l’edizione 2025 si terrà dal 5 al 10 luglio, anticipando le tradizionali date settembrine per offrire un’esperienza ancora più ricca e partecipata.
La seconda, quest’anno il sogno può iniziare ancora prima: i ragazzi possono scrivere un messaggio sulle pagine social del Premio indicando l’artista che vorrebbero incontrare. L’organizzazione si impegnerà, nei limiti del possibile, ad accogliere i desideri più richiesti. Un invito diretto alla partecipazione e all’ascolto, che rende ogni ragazzo protagonista fin dall’inizio.
La formula invece resta quella di sempre: l’iniziativa culturale, nata nel 2010 da un’idea di Andrea Volpe, si svolgerà ancora una volta tra l’Arena Troisi, l’Aula Consiliare e l’area spettacolo di Bellizzi. Invariata anche la coditio sine qua non: per partecipare basta scrivere una favola.
Ma la 15ª edizione promette anche nuove sorprese, un format in evoluzione e una settimana di incontri con volti amati del mondo dello spettacolo, del web e della cultura.
«Quindici edizioni sono un traguardo importante. Il Fabula è diventato nel tempo un luogo di crescita e confronto reale, dove i giovani riscoprono la bellezza dell’incontro, della parola scritta, del pensiero critico. È una comunità viva che continua a crescere grazie all’entusiasmo dei ragazzi», dice Giovanni Serritella, presidente dell’Associazione Fabula.
Il tema scelto per il 2025 è "Volevo essere un duro", un titolo evocativo ispirato alla canzone di Lucio Corsi, artista capace di raccontare con poesia e ironia le fragilità e i sogni della giovinezza.
«Dopo due anni di intelligenza artificiale, quest'anno son voluto tornare all'‘intelligenza “manuale”, una canzone ironica, poetica e piena d’immagini. Mi sono divertito a ricostruire personaggi ed elementi del testo del brano “Volevo essere un duro” intorno a una stilizzata ruota della vita. Il risultato è un magnifico caos colorato, come è la vita agli occhi delle ragazze e dei ragazzi», spiega Luigi Viscido, l’artista autore della grafica del Premio.
Un caos vitale, creativo, che il Premio Fabula coltiva da 15 anni. «Quando ho immaginato il Fabula, quindici anni fa, volevo costruire uno spazio in cui i ragazzi potessero sentirsi liberi di raccontarsi, stimolare la loro creatività e credere in un futuro migliore grazie al potere semplice e rivoluzionario della favola e della fiaba. All’epoca eravamo tutti più piccoli, ognuno con i propri sogni in tasca. Oggi siamo ancora qui, cresciuti insieme a questa avventura. E Fabula è ancora pronto ad ascoltare le storie dei ragazzi, con la stessa attenzione e la stessa meraviglia del primo giorno», sottolinea Andrea Volpe, ideatore del Premio.
Alle porte dunque un’edizione speciale: più colorata, più partecipata, più audace. Come la vita, come i sogni dei ragazzi, come una favola che continua a scriversi insieme.