“Afragola ospita un simbolo di vita e di riscatto, la Masseria Ferraioli, il bene confiscato alla criminalità organizzata più grande dell’area metropolitana di Napoli.

Qui, dove un tempo comandava la camorra, oggi si produce lavoro, inclusione, futuro. La Masseria è la prova concreta che lo Stato, quando sa essere presente e determinato, può vincere e trasformare luoghi di oppressione in presidi di legalità. Con l’Anci abbiamo portato avanti un lavoro importante per essere accanto ai sindaci e alle amministrazioni locali che devono gestire beni confiscati”. Lo ha dichiarato Ciro Buonajuto, vicepresidente Anci con delega ai beni confiscati, al termine della visita alla masseria gestita dalle cooperative e dalle realtà sociali che, ogni giorno, con impegno e coraggio, ne fanno un modello di agricoltura sociale, formazione e cittadinanza attiva.

“L’esperienza di Masseria Ferraioli – ha aggiunto Buonajuto – dimostra che i beni confiscati non sono solo un simbolo, ma uno strumento potentissimo di giustizia e libertà. Lì, grazie all’incessante lavoro dei volontari, guidati da Giovanni Russo, si è riusciti a realizzare un orto urbano, un centro antiviolenza, un luogo dove si coltiva la cultura della legalità attraverso eventi culturali, artistici e ricreativi, come concerti, presentazioni di libri, laboratori e attività per bambini. Ma attenzione, confiscare un bene e non riuscire a gestirlo significa fare un danno enorme alla lotta alla criminalità organizzata, perché trasmette alle persone la percezione sbagliata di uno Stato che toglie ma non restituisce. Non possiamo permettere che questo accada ancora, ogni bene confiscato deve diventare un’occasione di rinascita e di sviluppo per la comunità. In tutta la Regione Campania, così come in tutta Italia, abbiamo il dovere di rafforzare una rete di legalità diffusa perché questo è il futuro che merita la nostra terra: una comunità che sceglie la bellezza, la cultura, la libertà”. Ha concluso Buonajuto.