Un libro poderoso, unico nel suo genere, che riscrive la storia di un fenomeno, che comunque lo si voglia chiamare (insorgenza, movimento legittimista, guerra civile, conflitto sociale, reazione alla modernizzazione, scontro di civiltà e così via), coinvolse per un decennio non solo gli uomini ma anche e spesso soprattutto le donne, in più di una occasione in prima linea.
Leggeremo le storie di brigantesse violente, caparbie, sanguinarie, tenaci, forti, decise a tutto pur di ribellarsi al nuovo ordine. A volte erano, oltre che guerriere, spose e madri. Conosceremo le imprese di Maria Rosa Marinelli, i crimini di Maria Oliverio, la macchia di Sceppella, le crudeltà della banda Masini, le astuzie della specialista di agguati Luisa Mollo. Dal Cilento agli Alburni, dall’Irpinia alla Basilicata, è ricostruita anche la vita quotidiana nei boschi e sui monti delle brigantesse, e dei briganti: donne e uomini protagoniste e protagonisti di una eroica e tragica guerra contadina.