Vaccino, polemiche sull'obbligo. Rischio sospensione per i medici - Sanità  - ANSA.it

“Intorno alla fine di luglio, intanto, faremo tutti quanti un test sierologico per capire se siamo coperti o meno”. Risponde così il presidente dell’Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi in merito a una eventuale terza dose di vaccino anti-Covid come richiamo, ipotesi su cui sono al lavoro gli scienziati, che stanno monitorando la durata dell’immunità dei vari vaccini in circolazione.

Ognuno di quelli attualmente a disposizione in Italia e in Europa (quelli a Rna prodotti da Pfizer/BioNTech e da Moderna e i due a vettore virale prodotti da Astrazeneca e da Johnson & Johnson), come è noto, prevedono tempistiche di somministrazione diverse e solo quello di J&J è monodose. “Al momento ancora non sappiamo quanto dura l’immunità con il vaccino– spiega Magi- ma sicuramente sarà diversa da persona a persona. Lo stesso, d’altronde, accade per chi si ammala di Covid: ci sono persone che mantengono a lungo un dosaggio di anticorpi molto alto, altre invece che lo perdono rapidamente. Pfizer per esempio garantisce un’immunità di sei mesi, quindi al momento noi medici siamo ancora tutti quanti immunizzati. Sicuramente, però, questo è un tema su cui già stiamo riflettendo perché bisognerà iniziare a pensare, specialmente per gli operatori sanitari, a una copertura successiva al vaccino”. Pfizer e Moderna, intanto, stanno già lavorando a un ‘aggiornamento’ dei vaccini per le varianti, ma “sembra che siano tutte coperte, chi più e chi meno”, conclude Magi.