Limen Salerno Festival 2023 al Parco dell’Irno con lo slogan “Sotto chi ...

Sul palco si sono alternati grandi nomi della scena musicale italiana, da La Niña a Emma Nolde, dai Tre Allegri Ragazzi Morti fino al gran finale con Morfuco & Tonico70 e i leggendari 99 Posse, che hanno chiuso il Festival tra applausi, rime taglienti, ritmo travolgente e messaggi di pace e libertà. Ogni sera, dopo i live, il dj set di CD5 powered by Amet ha trasformato l’arena in un dancefloor sotto le stelle, prolungando il clima di festa e condivisione.

I concerti serali sono stati accolti con entusiasmo, partecipazione e affetto da un pubblico caloroso, che ha riempito ogni spazio disponibile dell’arena, ballando, cantando e lasciandosi coinvolgere dall’energia degli artisti. Un coinvolgimento spontaneo e autentico che ha restituito la sensazione di un’esperienza collettiva e irripetibile, capace di creare un legame profondo tra palco e platea.

Ad anticipare i main artist, un parterre ricco di talenti emergenti: Elisa Benetti, Diblo, Velia, Mancino, Vins, Paolo Karim, Leyla El Abiri, Pharsalia e Vlad. Voci nuove e appassionate che hanno scaldato il pubblico con suoni freschi e autentici, conquistando l’attenzione e l’ascolto anche dei più curiosi. La scelta di affiancare grandi nomi a giovani promesse testimonia la lungimiranza e la sensibilità della direzione artistica, che ha saputo scommettere su proposte coinvolgenti, ma allo stesso tempo ricercate e non scontate, tracciando una linea curatoriale coerente, coraggiosa e di grande qualità. Una visione che ha permesso al Festival di distinguersi ancora una volta come uno spazio libero, inclusivo e attento alle nuove voci della scena contemporanea.

Un pubblico curioso, partecipe, entusiasta

Migliaia di persone hanno attraversato gli spazi del Festival non solo per i concerti, ma anche per vivere appieno le tante anime del Limen: CasaLimen, con i suoi club dedicati a letteratura, cinema, poesia e teatro; il Limen Expo, mostra collettiva incentrata sul tema dell’“errore”; e le tante attività parallele: Into the Swing, il Paint & Wine, i laboratori di aromaterapia e mindfulness in collaborazione con Hentourage, e le performance curate dalle associazioni del territorio. Ogni angolo dell’arena è stato vissuto dai numerosi visitatori accogliendone le iniziative proposte con entusiasmo e spirito di partecipazione.

“Ho sbagliato tutto”: l’errore come rinascita

Il tema di quest’anno, “Ho sbagliato tutto”, si è trasformato in un filo conduttore condiviso da artisti, pubblico e organizzazione. Ogni artista si è lasciato andare alla sua personale esperienza d’errore, condividendo con il pubblico esibizioni emozionanti e racconti dal sapore più intimo. Un’ode all’imprevisto, all’inciampo e alla possibilità di ripartire, celebrata con coraggio e poesia attraverso ogni suono, installazione, parola, scelta artistica.

Un’edizione corale e potente

Il Limen Salerno Festival 2025 si conferma una delle manifestazioni culturali più vive del territorio, capace di coniugare qualità artistica e spirito di comunità. Grazie al lavoro dell’Associazione Limen, con i suoi oltre 900 associati, volontari e collaboratori, il Festival ha saputo crescere senza perdere autenticità e visione. Rinnovandosi e crescendo ogni anno per regalare alla città di Salerno un festival che premia la bellezza della musica e dell’arte.

Appuntamento al 2026

Il Festival si congeda dal suo pubblico con un arrivederci che è anche una promessa: tornare il prossimo anno con nuovi errori da celebrare, nuove storie da raccontare e nuove energie da condividere.