Note dal Tempo: Echi d’Etruria e Armonie Fin de Siècle incantano Napoli”

Un tramonto indimenticabile, sospeso tra la luce dorata del Golfo di Napoli e le suggestioni senza tempo della musica, dell’arte e della storia.


È questo il dono che l’evento “Echi d’Etruria e Armonie Fin de Siècle”, svoltosi il 21 giugno in occasione della Festa della Musica 2025, ha fatto alla città e ai suoi spettatori, accorsi numerosi in una cornice esclusiva e dal fascino nascosto: il Museo Archeologico Etrusco De Feis, straordinariamente aperto per l’occasione grazie alla disponibilità del Rettore Padre Giuseppe Montesano.

Promosso dall’Associazione Culturale Noi per Napoli, in sinergia con l’Associazione Primavera del M° Gianni Panachìa, e con il patrocinio morale del Comune di Napoli e della Prima Municipalità, l’evento ha saputo unire in modo mirabile il rigore della ricerca storica con la potenza evocativa della musica lirica e la grazia della danza d’epoca.

Note dal Tempo: Echi d’Etruria e Armonie Fin de Siècle incantano Napoli”

Un Viaggio Multisensoriale tra Storia e Bellezza

Il pubblico, guidato dalla giornalista e studiosa Dott.ssa Lydia Tarsitano, ha potuto ammirare l’eccezionale collezione etrusca “Alla Querce”, un tesoro di oltre 800 reperti provenienti da Orvieto, Montesarchio e dalla Campania. Oggetti intrisi di mistero e memoria, capaci di raccontare una civiltà attraverso bronzi, ceramiche, utensili, frammenti di vita e di estetica.

La visita si è poi trasformata in spettacolo, con il recital lirico “Note d’Amore – Passeggiate e Serenate”, ambientato nel giardino panoramico affacciato sul mare, dove musica e danza hanno creato un’atmosfera magica e rarefatta, tra nostalgia e celebrazione.

La Musica come Ponte tra Epoche e Emozioni

Note dal Tempo: Echi d’Etruria e Armonie Fin de Siècle incantano Napoli”
Il recital ha proposto un raffinato programma che ha intrecciato arie celebri, romanze, danze storiche e brani di rara esecuzione. Dall’eleganza viennese dello “Fesche Walzer” di Strauss, eseguito dal gruppo “Danzando nel Tempo” dei Maestri Rosario Forestiere e Ione Spagnuolo, alle melodie immortali di Tosti e Gastaldon, passando per i grandi classici dell’opera italiana come La Traviata e Rigoletto di Verdi, fino all’inno gioioso e visionario del Valzer dei Fiori di Čajkovskij, la presentazione e' stata curata dall' attore Carmine Tremolaterra .

Protagonisti musicali della serata, i Maestri Olga De Maio, soprano dalla voce limpida e intensa, e Luca Lupoli, tenore appassionato e raffinato, accompagnati al pianoforte dalla sensibile Natalya Apolenskaja.

Le loro interpretazioni, sempre misurate e vibranti, hanno saputo commuovere e affascinare il pubblico con un repertorio che ha spaziato dall’opera all’operetta, dalle romanze alla canzone d’autore napoletana, culminando con “A Vucchella” e una frizzante “Danza” di Rossini.

Un Ricordo Commosso e una Promessa di Cultura

All’inizio della serata, gli artisti hanno voluto rendere un sentito omaggio alla memoria del Dott. Ermanno Corsi, decano del giornalismo campano e figura di straordinario spessore umano e culturale. Il suo sostegno al mondo dell’arte e alla missione dell’Associazione “Noi per Napoli” resta un’eredità preziosa, come testimoniato dalle parole e dalle emozioni condivise sul palco.

Un Evento che Lascia il Segno

“Echi d’Etruria e Armonie Fin de Siècle” è stato molto più di un concerto o una visita museale: è stato un ponte tra passato e presente, un’ode alla bellezza e alla memoria, un momento di intensa condivisione artistica e spirituale, reso possibile da una rete virtuosa di collaborazioni istituzionali, artistiche e culturali.

Un sentito ringraziamento va a tutte le realtà che hanno patrocinato l’iniziativa : all' AIPFM ,Associazione Italiana per la festa della Musica,con il Ministero della Cultura, la Commissione Europea, il Ministero per lo Sport e i Giovani, il Comune di Napoli ed il suo staff, la Presidenza della I Municipalità, nonché l’emittente ItaliaFelix TV, che ha documentato l’evento e lo trasmetterà in streaming sul canale 268.

Un plauso infine alla visione e alla passione degli organizzatori, dei musicisti, dei danzatori e degli studiosi che hanno reso possibile questa “festa della musica” dal cuore antico e dallo spirito modernissimo.