È uscito, per la collana #lavorobenfatto, il libro “Intrecci: Storie che legano, Destini che cambiano”, dell’autore esordiente Nicola Chiacchio.

Napoletano classe ‘97, Chiacchio è giornalista pubblicista e lavora nel mondo digital, dove si occupa principalmente di copywriting e SEO. “Intrecci è il racconto di un viaggio” - spiega - “Un viaggio artigiano fatto di scarpe, botteghe, mondi e possibilità che spesso non riusciamo a vedere”. 

A fare da ispirazione per quest’opera prima sono stati proprio i suoi trascorsi. “Vengo da una famiglia di piccoli imprenditori calzaturieri” - racconta - “Ho passato l’infanzia in fabbrica, tra scatoloni e fibbie, quindi mi è venuto naturale scrivere del contesto artigiano per provare a metterne in luce peculiarità e aspirazioni”. 

Lavoro e passione al tempo stesso, la scrittura per Chiacchio è soprattutto sperimentazione. “Ho iniziato da giovanissimo pubblicando racconti umoristici. Degli esercizi di stile in cui emulavo le grandi firme nella speranza di trovare la mia strada” - confessa - “Questo stesso romanzo è nato come esperimento di narrazione. Cercavo una storia originale che mi aiutasse a mettere insieme passato e presente: le scarpe e la penna”. 

“Intrecci” però è molto altro ancora. Il perché del titolo lo spiega il sociologo Vincenzo Moretti nella postfazione del volume da lui firmata. “Se maestro Borges me lo permette, direi che è un giardino pieno di storie che si intersecano e si biforcano” - si legge - “Storie di famiglia. Storie di aule universitarie. Storie di imprese che falliscono. Storie di imprese che rinascono in una bottega o un libro. Storie di futuro. Un futuro che cammina". 

“Intrecci” - ci tiene a concludere l’autore - “È anche un po’ la risposta alla necessità che sentivo di dover raccontare per dare senso, dignità e valore a quello che siamo”. Il volume è disponibile sulla piattaforma Amazon.