Caserta, Noi Moderati: «Alla Provincia proposta la candidatura di Di  Costanzo»

Una rivoluzione istituzionale e finanziaria si prepara a ridisegnare i poteri e le responsabilità delle Province italiane nei prossimi anni. Con l’avvicinarsi della nuova programmazione europea 2028-2034, l’Unione delle Province d’Italia (Upi) ha presentato una serie di proposte che - si legge nel comunicato - se accolte, segneranno un cambio di passo netto nella governance dei territori. Al centro vi è la richiesta di rafforzare il ruolo delle Province, rendendole attori strategici nell’attuazione delle politiche europee e garantendo accesso diretto ai fondi UE, senza passaggi intermedi che rallentano gli interventi.

Tra le priorità individuate: il principio di partenariato obbligatorio con gli enti locali, la gestione delle transizioni ambientale e digitale, l’attenzione alle disuguaglianze territoriali, e una decisa semplificazione delle procedure grazie a una gestione decentralizzata e basata sulla “sussidiarietà attiva”. Le Province - si legge ancora - dovranno essere in grado di tradurre le strategie comunitarie in interventi concreti, specialmente in materia di resilienza infrastrutturale e sviluppo locale.

È in questo contesto che Angelo Di Costanzo, candidato del centrodestra per la guida della Provincia di Caserta, ha elaborato il proprio programma elettorale sottoposto in queste ore agli amministratori locali chiamati alle urne. Mentre la campagna entra nella sua fase finale – le elezioni sono in programma il 27 giugno – Di Costanzo - prosegue il comunicato - punta tutto su un concetto chiave: la filiera istituzionale, ossia una sintonia tra enti locali e governo centrale, indispensabile per intercettare e utilizzare efficacemente i fondi europei e nazionali.

“Abbiamo un’occasione storica per riportare la Provincia al centro dello sviluppo territoriale della regione e del Sud – spiega Di Costanzo –. Con il governo di centrodestra e con l’interlocuzione diretta con il Ministero delle Infrastrutture, possiamo finalmente sbloccare progetti fondamentali - si legge ancora - per Caserta e i suoi 104 comuni”.

Gli obiettivi del candidato non sono generici, ma affondano le radici nella sua esperienza amministrativa, prima da assessore provinciale, poi da presidente. Il programma parte dal rafforzamento infrastrutturale dell’area del Matese, con la realizzazione della nuova arteria - si legge ancora - di collegamento tra Campania e Molise, fino agli interventi di miglioramento della mobilità turistica nel litorale domizio, spesso penalizzato da collegamenti insufficienti e manutenzione carente. Non manca l’attenzione alla sicurezza: Di Costanzo punta alla rimozione di tutti i pericoli dalle strade provinciali, sulla base di uno screening tecnico già effettuato dall’Ente e che sarà aggiornato per guidare interventi puntuali.

“I progetti sono già stati presentati e approvati e vanno solo aggiornati. Si tratta di esigenze concrete per le piccole realtà istituzionali della provincia. Molte aree rischiano di subire gli effetti nefasti dello spopolamento causato dalla mancanza di opportunità per i nostri giovani - prosegue il comunicato - limitate anche dal gap infrastrutturale su cui dobbiamo intervenire con fermezza e convinzione” sostiene il candidato del centrodestra alla presidenza della Provincia.

Altro punto nevralgico del programma è l’efficientamento energetico del patrimonio edilizio provinciale: un intervento che prevede la riqualificazione degli edifici scolastici, uffici e immobili pubblici per ridurre i consumi di energia, abbattere i costi di gestione e migliorare - si legge ancora - il comfort degli utenti. Si parla di interventi su isolamento termico, infissi, impianti di riscaldamento e climatizzazione, ma anche di installazione di sistemi fotovoltaici e domotici.

“Si tratta di programmi che, se attuati, consentirebbero all’Ente di risparmiare cifre enormi da investire in altre priorità. Con una filiera forte – conclude Di Costanzo – possiamo dare risposte concrete ai sindaci e ai territori, e ridando alla Provincia il ruolo che le spetta: essere - si legge ancora - il vero motore dello sviluppo locale".