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L’amore fatto di momenti, come perle di una collana passata di mano in mano, di madre in figlia, di storia in storia.

A portare i lettori nelle pieghe più intime di un sentimento così complesso in tutte le sue declinazioni e sfaccettature è la sceneggiatrice e regista Barbara Rossi Prudente con il suo “Dell'amore e altri disturbi” edito da Castelvecchi. A conversare con l'autrice, venerdì 5 aprile alle ore 18, nella Libreria Spartaco in via Martucci 18 a Santa Maria Capua Vetere (Ce), saranno Aldo Amirante (dipartimento Scienze politiche Università della Campania “Luigi Vanvitelli”) e Tiziana di Monaco, giornalista ed editrice. Ingresso libero e gratuito.

LA SCRITTRICE

È sceneggiatrice e regista per cinema e televisione. Insegna Tecnologie multimediali. Ha condotto seminari sulla sceneggiatura presso festival e scuole di cinema. Con “Esterno sera” ha vinto il Premio Solinas per la Migliore sceneggiatura; “Sole” (di cui ha scritto la sceneggiatura con Michele Carrillo) ha vinto il David di Donatello come miglior cortometraggio; “Non ti aspettavo” (da lei scritto e diretto) ha partecipato in concorso al Tribeca Film Festival di New York.

IL LIBRO

Giuseppe stringe per l’ultima volta la mano di Mignonette, Elena scosta le tende della finestra sperando di vedere il marito, Angela canta sbattendo le uova per Umberto, Giorgio sfreccia con la sua moto su chilometri di asfalto. Tredici racconti in cui entrano ed escono i personaggi di una grande e chiassosa famiglia, sorpresi da angolazioni impreviste e intime, e che declinano l’amore nei suoi inciampi ma anche nella possibilità̀ che ci offre di scoprire un tempo nuovo, una inedita possibilità̀ di conoscere noi stessi attraverso l’altro. Gilda si allontana su un treno. Barbarella esce dall’aeroporto con la figlia tra le braccia. Elena crolla sul pavimento. Le lucine nella stanza di Angelina. Molly che scodinzola per strada. L’amore il più̀ delle volte inconsapevole, ma anche tenace, maltrattato, sciupato. O accudito, salvato. E che, ogni tanto, riesce a salvare. “A conti fatti, nella loro storia non si calcolarono i sorrisi, i furti, le menzogne, gli anni passati, il perdono. Solo la verità dei corpi. Quella sì”.