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di Clementina Leone

“Sono tempi cattivi, dicono gli uomini. Vivano bene ed i tempi saranno buoni. Noi siamo i tempi.” Sant'Agostino. Il nuovo Vescovo di Roma ha scelto il nome di Leone XIV. In pochi sanno che il nuovo Sommo Pontefice, la scorsa estate è stato in visita in Campania a Montoro in provincia di Avellino per un importantissimo evento.

Nato il 14 settembre 1955 a Chicago, nell’Illinois, da Louis Marius Prevost, di origini francesi e italiane, e Mildred Martínez, di origini spagnole. Ha due fratelli, Louis Martín e John Joseph. Lo stesso ha trascorso l'infanzia e l'adolescenza negli Stati Uniti, studiando prima nel Seminario minore dei Padri Agostiniani e poi, alla Villanova University, in Pennsylvania, dove, nel 1977, conseguì la laurea in Matematica e Filosofia. Il 1° settembre dello stesso anno a Saint Louis entrò nel noviziato dell'Ordine di Sant'Agostino (Osa), nella provincia di Nostra Signora del Buon Consiglio di Chicago, ed emise la prima professione il 2 settembre 1978. Il 29 agosto 1981 pronunciò i voti solenni. Formatosi presso la Catholic Theological Union di Chicago, si diplomò in Teologia. All'età di 27 anni fu inviato dai suoi superiori a Roma per studiare Diritto canonico alla Pontificia Università San Tommaso d’Aquino (Angelicum). Nell’Urbe fu ordinato sacerdote il 19 giugno 1982 nel Collegio agostiniano di Santa Monica da monsignor Jean Jadot, pro-presidente del Pontificio Consiglio per i Non Cristiani, oggi Dicastero per il Dialogo Inter religioso. Prevost, 70 anni il prossimo 14 settembre, prima di essere eletto era prefetto del Dicastero per i vescovi e presidente della Pontificia commissione per l'America Latina. Un destino nel nome, si potrebbe dire, visto che 'prevosto', indica la Treccani, è "il titolo che in alcuni monasteri si dà al primo dignitario dopo l'abate" ed "in certe diocesi, specie dell'Italia settentrionale, nome col quale si indica il vicario foraneo o il parroco". Prevost Leone XIV è considerato progressista su alcuni temi, come l’accoglienza dei migranti, il cambiamento climatico e l’attenzione ai poveri, mentre più conservatore per esempio sui diritti civili. I giornali lo descrivevano da giorni come molto apprezzato da papa Francesco, sebbene il New York Times lo abbia descritto caratterialmente molto diverso da lui, cioè più riservato.