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Pino Pellegrino, famoso casting director e scrittore, inaugura la rassegna culturale “ScenaTeatroLibri”, inserita nel più ampio cartellone teatrale “Il Gioco Serio del Teatro – Il filo fragile e indispensabile della cultura”, promossa da Scena Teatro Management a Teggiano, con la direzione artistica di Antonello De Rosa e la Direzione Organizzativa di Pasquale Petrosino, nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, in provincia di Salerno.

La maestosità del Castello Macchiaroli, con lo straordinario panorama delle sue torri e le sue segrete, sarà la suggestiva location per la presentazione del libro “Te lo dico pianissimo” (Castelvecchi Editore), di Pino Pellegrino.

Pino Pellegrino è tra i più importanti casting director del cinema d’autore. Fin da giovane, ha collaborato con importanti registi, tra cui Federico Fellini, Dino Risi, Mario Monicelli. Dopo varie fiction di successo, inizia a lavorare con Ferzan Ozpetek, con il quale da “Le fate ignoranti” nasce una lunga collaborazione che lo porterà nel 2014 a vincere il primo Nastro d’Argento per la categoria. Con il regista turco, da Le Fate ignoranti, ha lavorato alla realizzazione di La finestra di fronte, Cuore sacro, Saturno contro, Un giorno perfetto, Mine vaganti, Magnifica presenza e Allacciate le cinture. Sempre con Ozpetek, ha curato i casting di Napoli Velata e La dea fortuna, premiato con due David di Donatello nel 2020.

«Con questo libro ho scoperto, con mio grande sollievo, che quello che nasceva per tamponare un dolore si trasformava a mano a mano in qualcosa di vicino alla gioia, all’amore, al divertimento e, perché no, a un pizzico di frivola allegria. Ho capito quanto qualsiasi vita possa essere incredibilmente sorprendente, generosa, bella, ricca, crudele, pesante e leggera. E quanto ogni vita sia in realtà tante vite – scrive l’autore nella sinossi del volume - Questo forse perché ho percorso molti sentieri: da commesso ad agente, da organizzatore di eventi a casting, a contatto con attori, registi, produttori, ma anche con tanta gente comune che “comune” per me non è mai stata. Chiunque incontriamo può darci o toglierci qualcosa, chiunque può essere un protagonista della nostra vita oppure soltanto una comparsa. Ma questo lo scopriamo solo se abbiamo il coraggio di non sprecare alcun incontro».

Una vita vissuta sempre all’insegna della condivisione e della convivialità: «Mi sono reso conto di aver avuto una vita meravigliosa, tutto è arrivato in maniera inaspettata. La bellezza del percorso della mia vita è caratterizzata dall’incontro, come un puzzle in cui tutto si incastra. Vengo da un paese della Sicilia, con la terza media, ma sono diventato Pino Pellegrino. Gli attori aspirano a confrontarsi con me e già dall’incontro con loro io mi accorgo di quello che possono dare in un provino».

Ritorna a Salerno dopo circa 30 anni Pino Pellegrino, che si sofferma sul valore del primo Nastro d’Argento alla categoria: «Per me è stato un traguardo, non solo per il film, ma perché ha segnato l’apertura di un orizzonte su una figura determinante per il successo. Tutti i film di Ozpetek sono vita reale: noi eravamo Le Fate Ignoranti».

La presentazione aprirà la giornata di eventi che si chiuderà, alle ore 20.30, con lo spettacolo “L’ultimo sogno di Jennifer”, il personaggio più iconico portato in scena da Antonello De Rosa da oltre 35 anni (vincitore di numerosi premi, fra cui il Premio Camilleri e oggetto di studio nelle università italiane ed estere).

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