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Si è appena conclusa l’edizione 2025 della rassegna estiva di teatro “Barbuti Festival”, che ha raggiunto l’importante anniversario del quarantennale. Una rassegna che ormai caratterizza l’estate salernitana, senza soluzione di continuità, da quattro decenni.

Una delle rassegne teatrali più longeve della Campania, fortemente legata a un luogo del centro storico di Salerno: l’antico slargo longobardo di Santa Maria dei Barbuti, dove gli eventi si svolgono in uno scenario a cielo aperto, sotto le stelle e con le quinte dei palazzi antichi. Di qui anche lo slogan dell’edizione che si è appena conclusa “Storia di un palcoscenico”, mentre un’altra appendice del Festival si apre nel vicino spazio di Apollonia Hub, “La notte dei Barbuti”. È tempo di bilanci che la direttrice organizzativa, Chiara Natella, della Bottega San Lazzaro, traccia a caldo: “Sedici appuntamenti, oltre 50 artisti che si sono esibiti. Il pubblico ci ha confortato con la sua presenza numerosa quasi tutte le sere, confermando la bontà di un cartellone diversificato e di qualità, dove hanno trovato spazio il teatro di tradizione, il teatro classico, le commedie, la danza, il canto e la musica. Lavoriamo tutto l’anno per selezionare le compagnie, ma questa è stata un’edizione che andava celebrata, per questo abbiamo consegnato. Particolari riconoscimenti sono stati tributati ad alcuni protagonisti della rassegna: il Longobardo, ovvero un cavallo in ceramica dell’artista Nello Ferrigno”. Il Premio Peppe Natella è andato quest’anno all’attrice salernitana Annarita Vitolo, che arricchisce ulteriormente un albo d’oro di grande prestigio (ricordiamo, tra gli altri: Michele Placido, Massimo Venturiello, Peppe Barra, Anna Mazzamauro, Beatrice Fazi. Sempre crescente l’interesse per il teatro classico con “Foglie di Teatro”, a cura di Andrea Carraro, per la danza con “Incontri”, a cura di Antonella Iannone e con il Salerno Day, la tre giorni a cura di Eduardo Scotti, che si è appena conclusa. Numerosissima la partecipazione alle passeggiate-visite guidate nel centro storico, “La Medicina va in scena – alla scoperta della Scuola Medica Salernitana”, a cura dell’associazione culturale Erchemperto. Nei tre giovedì abbiamo avuto oltre 500 partecipanti”. In occasione dei quarant’anni del Teatro dei Barbuti, agli spettatori è stato fatto dono di uno speciale taccuino in carta bianca, con la copertina da collezione e un testo del giornalista e scrittore Paolo Romano, utile per appunti, note teatrali, autografi degli attori e dei protagonisti della rassegna. Inoltre, dono fresco, gustoso ed estivo, a tutti gli spettatori, all’ingresso, è stato offerto un gelato artigianale firmato da Gusto17, la gelateria salernitana premiata da Forbes e da Gambero Rosso. Dulcis in fundo, la storica dolceria Pentaleone di Salerno, ha preparato una speciale torta “scazzetta”, per celebrare il quarantesimo compleanno della rassegna.

VENERDI’ E SABATO, PRIMO STEP CON “LA NOTTE DEI BARBUTI”

E se la rassegna si ferma in largo Santa Maria dei Barbuti, continua presso Apollonia Hub, in via San Benedetto con “La Notte dei Barbuti”, a cura di Brunella Caputo. Cinque gli appuntamenti in programma, tutti gli spettacoli avranno inizio alle ore 21. Si comincia il 12 settembre con Società per Attori in “Piccole donne non devono morire”, Ispirato a Piccole Donne e Piccole Donne Crescono di Louisa May Alcott, di e con: Francesca Pica e Maria Scorza. Regia: Francesca Pica e Maria Scorz.

Il 13 settembre “Altre Parole”, testi di Giorgio Gaber. Con: Anna Nisivoccia, che ne cura la regia; Musiche dal vivo di Rocco Vertuccio. Il 26 settembre Machina Srl e Teatro Grimaldello presentano “Messi-cana”, per la regia di Antonio Grimaldi. Il 27 settembre la Compagnia del Giullare presenta “Voci dall’inferno”. Con: Brunella Caputo, che firma la regia e Davide Curzio, Musiche dal vivo: Max Maffia, Movimenti di scena: Virna Prescenzo, Fotografie: Cristina Santonicola. Il 3 ottobre la Compagnia dell’Eclissi presenta “Vita da anziani”, di e con Angela Guerra e Enzo Tota, che firmano entrambi anche la regia.

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