Dopo il grande successo di pubblico e critica, la Fondazione Ravello, in collaborazione con la Galleria Lia Rumma, è lieta di annunciare la proroga fino al prossimo 28 settembre della mostra “Le Donne dell’Antichità” di Anselm Kiefer allestita negli spazi di Villa Rufolo e già inserita nell’offerta culturale della 73esima edizione del Ravello Festival.
La mostra di uno tra i più importanti artisti viventi, inaugurata lo scorso 11 luglio, mette al centro la figura femminile come archetipo e forza generatrice, distruttrice e iniziatica. Le “donne” evocate da Kiefer sono presenze mitiche e simboliche: emergono dalla storia romana, dalla mitologia greca, dalle tradizioni nordiche, come testimoni e narratrici di un sapere antico, sospese in uno spazio fuori dal tempo, tra rovine, memorie e ritualità.
Il percorso espositivo tra l’esterno e l’interno di Villa Rufolo apre un dialogo scenico tra le opere e il complesso monumentale del XIII secolo: sono sette “Le Donne dell’Antichità” che abitano gli spazi aperti, dal chiostro al giardino. Anselm Kiefer racconta così la genesi di queste figure femminili: «Ho letto Saffo su testi di uomini che hanno tramandato la sua poesia. Nella storia ci sono così tante scienziate e alchimiste che non hanno potuto firmare i loro trattati perché erano donne. A volte la firma è solo l’iniziale, altre il nome del marito. Le donne sono sempre state molto più potenti degli uomini per questo gli uomini hanno inventato ogni stratagemma culturale per lasciarle ai margini».
Sculture immacolate di corpi senza volto, teste assenti, sostituite da materiali stratificati come piombo, cenere, terracotta, fiori, rami, vetro, filo spinato: un linguaggio potente e poetico che riflette sulla memoria collettiva, sul rapporto tra mito e contemporaneità, tra conoscenza e trasformazione.
Per ulteriori informazioni:
Villa Rufolo
Piazza Duomo 1, Ravello
ore 9.00-20.00 (ultimo ingresso alle ore 19.30)
Biglietteria Villa: +39 089 857621 oppure scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.