Torri grifagne poste a protezione dei tratti di costa dalle incursioni nemiche, mercanti che assistono alle operazioni di carico delle galee su cui viaggiavano spezie, stoffe e broccati. E poi ancora il miracolo di Sant’Andrea, che agitando il mare scacciò le navi del pirata saraceno Ariadeno Barbarossa, il mito delle sirene che qui tentarono di ammaliare Ulisse e quei volti di donne e di uomini nelle rotte tra Oriente ed Occidente.
Sono i nuovi pannelli d’autore - in mostra sul Lungomare di Amalfi - che portano la firma di Enzo Caruso, Elisabetta D’Arienzo, Lucio Liguori, Sandro Mautone, Francesco Raimondi e Teresa Salsano. I sei artisti hanno sviluppato, ognuno attraverso il proprio stile, il tema “Amalfi e il mare, storie e identità” voluto dall’Amministrazione Comunale, guidata dal Sindaco Daniele Milano, per implementare il progetto di museo en plein air e che già da alcuni anni ha visto la collocazione di opere d’arte in alcuni punti strategici della città.
«Così Amalfi racconta la sua identità. E lo fa attraverso la ceramica dipinta, in sei pannelli artistici realizzati da altrettanti maestri vietresi che hanno ripercorso le tappe più gloriose dell’epoca repubblicana. Fino ai giorni nostri, con la regata delle quattro regine dei mari. - dichiara il Sindaco Daniele Milano - Le opere, collocate lungo la parte interna del parapetto - di recente interamente da noi riqualificato - su Lungomare dei Cavalieri, impreziosiscono una delle passeggiate più suggestive sul mare di Amalfi. Nuove opere d’arte si aggiungono ai restauri sui beni culturali esistenti, arricchendo la qualità della visita nella nostra Città».
L’arte corre così sul filo della memoria. E impreziosisce luoghi che incantano il mondo attraverso gli smalti cangianti delle immagini iconiche della vita marinara: dalle antiche galee disegnate da Sandro Mautone, ai volti di mille anni fa immaginati da Francesco Raimondi. E poi le rivisitazioni delle torri saracene, presidio di difesa del territorio dalle incursioni delle navi saracene, di di Lucio Liguori e dei galeoni delle quattro repubbliche marinare che si danno battaglia sotto lo sguardo dei bagnanti lungo la spiaggia di Amalfi, ad opera di quella di Teresa Salsano. Infine il mito delle sirene rielaborato da Elisabetta D'Arienzo e il miracolo di Sant’Andrea del 1544 immaginato da Enzo Caruso.
«Non è stato semplice mettere insieme sei artisti e chiedere di lavorare tutti insieme ad un unico progetto. L'intento è quello di raccontare l'identità di Amalfi attraverso opere d'arte che sono state posate in modo permanente offrendo un percorso artistico a cielo aperto posato proprio su una "linea di confine" fra la città e il mare. - dice la consigliera delegata alla Cultura, Enza Cobalto - La ceramica anche stavolta lascia la sua vocazione funzionale e diventa opera d’arte, attraverso la sua capacità di innovare, sperimentare, creare. L’apposizione dei sei pannelli in uno degli angoli della Città maggiormente frequentati da cittadini e turisti è un ulteriore tassello di un articolato mosaico concepito in una più ampia strategia di valorizzazione dei beni architettonici e monumentali dell’Antica Repubblica Marinara. È un omaggio ad Amalfi, alla sua storia e a tutta l’arte ceramica della Costiera Amalfitana. Opere uniche quelle plasmate dai sei artisti che, nell’ambito di questo progetto, realizzato con l’assistenza di Rino Mangieri, restituiscono non solo una forma di arte visiva ma soprattutto quel legame identitario inscindibile che ciascuno ha con la propria terra».