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Cerreto Sannita| L'A. C. diocesana destina il ricavato delle attività  natalizie alla Caritas di Ischia - BeneventoNews24.it

L’Azione Cattolica della Diocesi di Cerreto Sannita-Telese-Sant’Agata de’ Goti risponde, in questo tempo natalizio, all’appello dell’Azione Cattolica Italiana di destinare il ricavato, delle attività natalizie dell’AC diocesana e di quelle parrocchiali che aderiranno, alla Caritas di Ischia, che sta gestendo la fase post-alluvione che riguarda tutte quelle famiglie che, colpite dalla frana, o hanno perso uno o più familiari oppure hanno perso la propria casa e sono costrette ad alloggiare negli alberghi.

Nell’annuale lettera di auguri natalizi alle proprie associazioni, l’AC diocesana ha informato loro di questa proposta. Un gesto doveroso e giusto, ancora prima che generoso, anche come segno di gratitudine verso un’Azione Cattolica diocesana, quella di Ischia appunto, che quando un violento nubifragio colpì il Sannio nel 2015, non esitò a dare una mano al nostro territorio.

Nella lettera inviata alle AC parrocchiali si spiega anche che vuole essere “un piccolo gesto di fratellanza, supporto e speranza per poter provare a dare un po’ di luce a chi ne ha più bisogno”. Oltre a questo, diverse sono le iniziative a carattere religioso, sociale, ricreativo e storico-artistico in cui sono coinvolte le AC parrocchiali o come organizzatrici dirette o in collaborazione con altre associazioni e sodalizi: dalle tante messe in campo a Faicchio (come quella artistica “Decora il Tuo Alberello”, la raccolta dalle spese di beni alimentari “Un Pacco per te! C’è più Gioia nel Dare che nel ricevere”, la creatività dei presepi artigianali de “La Piccola Betlemme: dalla mia famiglia alla Sacra Famiglia” e "Accipicchia… Che Tombolata!" del prossimo martedì 3 gennaio ore 19.30 presso il “Ristoro del Borgo”) alla festa a tema natalizio per bambini e ragazzi dell’AC Cerreto Sannita (proseguita con il vin brulè offerto al termine delle messe di Natale celebrate la sera e la notte), dall’accensione dell’albero dell’AC Civitella (insieme all’amministrazione comunale e alla locale Pro Loco) dalle serate natalizie spirituali e ludico-aggregative dell’AC di Durazzano al presepe vivente di Castelvenere che ha visto la partecipazione attiva dell’AC parrocchiale.

L’Azione Cattolica di Cerreto, inoltre, promuoverà insieme alle due parrocchie e al Comune di Cerreto, il concerto “Ars Sacra – Percorsi di musica e arte” organizzato dal Coro della Cattedrale di Cerreto Sannita nella chiese di Santa Maria di Costantinopoli (giovedì 29 dicembre ore 19:30). Infine mercoledì 4 gennaio, su invito del direttore della Pastorale Carceraria don Liberato Maglione a tutti i gruppi parrocchiali della Diocesi, l’AC di Frasso Telesino terrà un laboratorio creativo nell’Istituto Penale Minorile di Airola. Le attività prettamente di AC, di questo periodo, si concluderanno il 3 e 4 gennaio 2023 con il “Nord Sud Ovest Est”, un’iniziativa diocesana di orientamento scolastico per le ragazze e i ragazzi della terza media organizzata dal Movimento Studenti di AC e dall’ACR diocesana, che si terrà a Cerreto Sannita, a Casa Santa Rita. E’ proprio l’incarnazione di Dio che ci spinge e incoraggia ad essere un noi. Per aiutarci sempre di più ad essere e vivere da fratelli per rendere nuove tutte le cose, attraverso piccoli gesti quotidiani. “Il tema può essere la pace, la cura della nostra casa comune o il sostegno concreto a chi vive disagi e difficoltà. E’ sempre – sostiene il presidente diocesano di Azione Cattolica Giovanni Pio Marenna – una questione di scelte che, da esseri umani e da credenti, si fanno o che non si fanno. Un modo diverso di vivere esiste, è possibile. Basta scegliere se lo si vuole o meno, se si sceglie quella come direzione da prendere, se si sceglie sul serio da che parte stare. Vivere in una società che vuole essere più giusta, equa e solidale e che rispetta i diritti umani, principi indiscutibili e non negoziabili, è possibile. Si tratta di avere nel cuore e nella mente, e di perseguire con tutto sé stessi, una fraternità universale che sia vissuta e praticata. Una fraternità di cui farci carico perché ne siamo tutti corresponsabili. E’ Gesù stesso ad averci mostrato questa strada nel Vangelo. Un Vangelo da provare a mettere in pratica giorno dopo giorno. La consapevolezza o il tendere sempre più ad una consapevolezza dell’essere credenti in costante e continuo cammino – conclude il presidente dell’AC diocesana – sicuramente imperfetti, sicuramente con tanti errori commessi e con tanti altri che ne commetteremo, sicuramente con tanti difetti e assolutamente non arrivati, ci fa comprendere che le cadute servono per rialzarci e per farci dare meglio uno sguardo sulla realtà. Non sono le cadute un motivo valido per non provarci più, per non provarci di nuovo. Per un credente che vuole essere responsabile di quel dirsi credente e in continua ricerca non c’è giustificazione che tenga per non impegnarsi, per non sforzarsi, ogni giorno, di annunciare e mettere in pratica il Vangelo”.

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