Querelle Reddito di cittadinanza: imprese all'affannosa ricerca di  percettori non disponibili. Gianni Lepre, “assicurare parte dei fondi Rdc  alle aziende che assumono in soprannumero” - Vivonapoli - Cronaca, Notizie  e news sulla

Dal lavoro certosino delle forze dell'ordine si sta iniziando a delineare un panorama veramente sconcertante in merito al Reddito di Cittadinanza, la misura delle misure che ha portato il Movimento 5 Stelle alla ribalta della politica nazionale con la nascita del Populismo da IV Repubblica.

Ma a tutt'oggi, e tirando le somme di un decreto che, almeno nelle intenzioni, nasce a sostegno di tutta quella fetta di popolazione fuori dal mondo del lavoro per motivi che attengono al peggior made in Italy, il Paese sta aprendo gli occhi su cosa effettivamente è il Reddito di Cittadinanza, e soprattutto chi sta percependo i soldi della collettività. “Non so quante volte l'ho già detto - esordisce il prof. Gianni Lepre, opinionista economico del Tg2 e notista dell’Agenzia di Stampa Italpress - le tante operazioni delle forze dell'ordine , e per ultima quella dei Carabinieri, non fanno altro che sottolineare i tanti, troppi vizi di forma e di modalità che macchiano una misura di per se nobile e condivisibile.” Il noto economista che tra le altre cose è presidente del Club delle Eccellenze del Made in Italy, Segretario Generale di OroItaly e presidente onorario della prestigiosa e antica Confraternita dei Sartori, ha poi continuato: “Oramai il Reddito di Cittadinanza è nell'immaginario collettivo un sostegno elettorale più che sociale, dopotutto lo si riporta in discussione a scadenza elettorale e serve, lo capirebbe anche un bambino, a smuovere le coscienze dei percettori con la chiara e palese inclinazione elettorale. Per questo la misura andrebbe rivista e riformulata, anche alla luce di tutto quello che sta emergendo dalle indagini. E’ inammissibile che i soldi della collettività vadano a finire nelle tasche di malavitosi, di familiari dei clan della criminalità dediti a stratosferici business sottobanco, a possessori di macchine di lusso o esercenti abusivi dei più disparati servizi. Come è sconcertante che, in ultima analisi, si stia aiutando economicamente tutto quel sistema conosciuto come ‘antistato’ che si era giurato di combattere”.  

“La ricetta resta semplice, nonostante l’inapplicabilità e la conseguente inefficacia della presentazione del casellario giudiziale all’atto dell’istruzione della pratica per l'accesso al beneficio. Come dicevo all’inizio - conclude poi l’economista Lepre, volto noto del Tg2 Italia - il reddito va garantito a chi è fuori dal mondo del lavoro per anagrafe o impossibilità contingente, mentre la restante liquidità va indirizzata alle imprese che si rendono disponibili alle assunzioni con contratti normati e non certo con vincoli capestro da sfruttamento autorizzato. Spero che il presidente Draghi ed il governo accolga il mio appello a rivedere una misura giusta, sensata, ed indispensabile per il Paese, ma che fino ad oggi è stata gestita in maniera, a dir poco, caprina”.