Matrimoni in Campania, la proposta: «Doppio tampone a tutti per fare  ripartire il settore» - il Fatto Vesuviano

Il prossimo 15 maggio il Comitato Tecnico Scientifico del Ministero della Salute si pronuncerà in merito ai matrimoni per l’estate 2021: infatti dal 15 giugno potrebbero essere nuovamente permesse le cerimonie e le feste di matrimonio, ovviamente solo nelle regioni in zona gialla. 

Un argomento che, lo scorso 4 maggio, il ministro Mariastella Gelmini ha annunciato essere tra le priorità del Governo per le prossime aperture. E non solo. Questo è stato già inserito tra le principali richieste degli operatori del settore che chiedono una data certa per evitare di far saltare i calendari già stabiliti per la prossima estate. L’anno scorso si ricorda che il protocollo di sicurezza arrivò in ritardo e l’85% delle feste di matrimonio venne annullato, facendo perdere il 90% del fatturato e la possibilità di occupazione a 850 mila lavoratori stagionali: «Abbiamo bisogno di una data certa, qualunque sia, per evitare di far saltare i calendari già stabiliti per giugno, luglio e agosto. L’anno scorso — spiega Michele Boccardi, presidente di Assoeventi di Confindustria — il protocollo di sicurezza arrivò in ritardo e l’85% delle feste di matrimonio — ne erano complessivamente previste 186 mila, venne annullato, con la cancellazione del 90% del fatturato che passò da 10 a 1 miliardo di euro, con 850 mila lavoratori stagionali che non trovarono occupazione. Per questo, adesso, ci siamo portati avanti. Ci manca soltanto la data certa per la riapertura in sicurezza, aspettando in futuro il matrimonio Covid free qualora tutti gli invitati dovessero avere il green pass. per ora ci basta una data per riaprire rispettando i protocolli». Gli operatori del settore hanno proposto un protocollo che, secondo indiscrezioni, sembra sia già arrivato alla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome a fine aprile. Si aspetta solo il via libera del Comitato tecnico scientifico. Ecco i principali punti del protocollo proposto: 

Le regole per la cerimonia

Le cerimonie religiose e civili saranno permesse solo se si si svolgeranno nel rispetto di tutte le misure di prevenzione per il contenimento del contagio da Covid-19. Per le funzioni religiose si prevede il rispetto della distanza interpersonale di almeno 1 metro e l’utilizzo di  mascherina. Dei volontari, muniti di guanto monouso, regolamenteranno l’accesso e l’uscita degli invitati dalla chiesa attraverso più ingressi destinati all’entrata e all’uscita, dove presenti, facendo rispettare la distanza interpersonale di almeno 1,5 metro. Le stesse misure preventive valgono anche per i riti civili. In questo caso, però, si consiglia lo svolgimento della cerimonia nuziale in spazi esterni. Nel caso la cerimonia si svolga al chiuso, il numero massimo di invitati sarà stabilita da un ente legale che terrà conto della distanza minima di 1 metro laterale e frontale. 

Le regole per il banchetto

Un responsabile del rispetto delle regole avrà il ruolo di Covid Manager: il suo compito è assicurarsi che gli ospiti e i dipendenti del locale o della struttura dove si tiene il banchetto di nozze rispettino le disposizioni anti Covid-19. Ogni 50 invitati ci sarà un responsabile che avrà lista degli invitati e degli addetti ai lavori, per poter facilmente tracciare eventuali positività nei 14 giorni successivi all’evento. Il numero massimo di invitati sarà determinato di volta in volta sulla base della capienza del locale e, di conseguenza, il distanziamento tra i tavoli. 

Le regole per gli invitati

Gli invitati dovranno autocertificare la presa visione del protocollo, il mancato contatto con persone positive nei 14 giorni precedenti e il buono stato di salute. Arrivati al locale, verranno sottoposti al controllo della temperatura e qualora riporre gli indumenti e gli oggetti personali in appositi sacchetti porta abiti, custoditi nel guardaroba della struttura. Sia gli invitati che gli sposi dovranno indossare la mascherina negli spazi al chiuso, tranne mentre mangeranno al tavolo, e all’aperto se non fosse possibile rispettare la distanza interpersonale di almeno un metro. 

Le regole per il banchetto

Considerando l’ingombro delle sedie e il passaggio degli addetti al servizio ai tavoli, la distanza tra le sedute deve essere di almeno due metri, garantendo una distanza tra gli ospiti di almeno un metro. La sola eccezione sarà per i tavoli composti da persone conviventi. Si potrà organizzare una modalità a buffet con prodotti confezionati monodose: esclusa la modalità self-service, la somministrazione delle portate sarà svolta da parte di personale incaricato. Salse, pane, cracker, grissini potranno essere serviti direttamente con utilizzo di pinze dagli addetti al servizio ai tavoli.

Le regole per la festa

Tra il pubblico e il gruppo musicale ci dovranno essere almeno tre metri, fatta eccezione per la presenza di barriere antidroplets. Solo nelle regioni in zona bianca sarà consentito il  momento del ballo che sarà vietato per quelle in zona gialla. A conclusione dei festeggiamenti, le bomboniere saranno distribuite personalmente dagli sposi a tutti gli invitati, previo utilizzo di igienizzante per le mani.