
Al Trianon Viviani si conclude il Teatro delle Persone, il progetto di arte e inclusione sociale «per un teatro di prossimità» curato dal regista, drammaturgo e pedagogista Davide Iodice.
A compimento di questa terza edizione, venerdì 5 dicembre, alle 21, va in scena – unica data a Napoli – Vizita, la pièce che ha vinto il Festival del Teatro albanese Moisiu, per il miglior spettacolo, la migliore musica e Ia migliore scenografia, nonché il premio della stampa Oslobodenje al Festival di Sarajevo.
Iodice firma lo spazio scenico, la regia e l’adattamento del testo di Fabio Pisano, liberamente ispirato da La Visita meravigliosa di Herbert George Wells, in cui l’interesse originale della satira del conformismo e del perbenismo vittoriano si sposta verso una critica più contemporanea, che riguarda soprattutto il modo in cui noi accogliamo «chi viene da fuori», lo straniero.
«Dopo aver fatto visita a numerosi palchi di tutta Europa, e dopo molti premi e riconoscimenti internazionali – racconta Pisano –, l’Angelo, dai cieli dell’Albania, decide di precipitare nella città della sirena, nella città di Parthenope. Non cade su marmo o seta, ma su un palco vivo, vibrante, sul palco del Trianon Viviani di Napoli, un teatro del popolo, in questo tempio di voci, di amore genuino, tra gli applausi della gente; l’unico luogo in cui può compiersi la sua terrestre, unica, magia».
Lo spettacolo è recitato in lingua albanese con la proiezione dei sottotitoli in italiano.
In scena Nikolin Ferketa, Raimonda Markja, Pjerin Vlashi, Fritz Selmani, Rita Gjeka Kacarosi, Julinda Emiri, Jozef Shiroka, Merita Smaja, Alexander Prenga e Vladimir Doda.
Il testo è tradotto da Zija Vuka. Le musiche originali sono di Lino Cannavacciuolo. Le luci di Loïc François Hamelin. Ha collaborato alle costruzioni scenografiche e costumi Divni Gushta. Assistente alla regia Jozef Shiroka.
Vizita è prodotto da Teatro Migjeni e Sardegna Teatro, con il supporto dell’Istituto italiano di Cultura di Tirana.
Il Teatro delle Persone ha prodotto e ospitato al Trianon Viviani gli esiti di un articolato e intenso processo di pedagogia, relazione, condivisione, scambio culturale, alternando concerti, spettacoli teatrali, incontri pubblici, workshop, residenze artistiche, prove aperte e proiezioni di cortometraggi.
«Anche quest’anno il progetto il Teatro delle Persone – spiega Iodice – nei varî percorsi gratuiti ha accolto adolescenti, ragazze e ragazzi di nazionalità e cultura diverse, persone con disabilità fisica e intellettiva, allievi e professionisti, gruppi in formazione e operatori sociali; una ricca comunità di destino che cerca quotidianamente e a fatica di spingersi oltre le difficoltà di un welfare fragile e spesso insoddisfacente per andare a riprendere, con gli strumenti dell’arte e dell’educazione, chi è stato lasciato indietro».
Oltre che dal Trianon Viviani, la rassegna è stata sostenuta, a vario titolo, dal Teatro di Napoli – Teatro Nazionale e dalla Fondazione Eduardo De Filippo, basandosi sul lavoro quotidiano di una rete di cooperative, associazioni, gruppi informali: Scuola elementare del Teatro – Conservatorio popolare per le Arti della scena, Dedalus – Officine Gomitoli, Manovalanza, Forgat, Putèca Celidonia, l’Asilo e Interno 5.