Martedì 30 settembre 2025 alle ore 17:00 presso la Sala Consiliare del Comune di Sant’Agnello si terrà un importante incontro con l’Ambasciatrice della Palestina in Italia, Mona Abuamara, in continuità con il percorso di sensibilizzazione e di solidarietà sulla drammatica situazione che affligge il territorio palestinese, intrapreso dall’Amministrazione guidata dal Sindaco Antonino Coppola.
Quello di Sant’Agnello è uno dei primi eventi dell’Ambasciatrice Straordinaria e Plenipotenziaria dello Stato di Palestina presso la Repubblica Italiana Mona Abuamara, che ieri ha presentato la Lettera Credenziale al Presidente Sergio Mattarella, in un incontro ufficiale presso il Quirinale. «A nome del popolo e della leadership palestinese - ha scritto l’Ambasciatrice nella lettera con cui ha confermato la sua presenza all’incontro a Sant’Agnello - ringrazio per la preziosa solidarietà che ci state dimostrando in un momento così difficile».
Dopo aver esposto le bandiere della Pace e della Palestina sulla facciata del Palazzo Municipale e dopo aver approvato all’unanimità in Consiglio Comunale la mozione con la quale si richiede al Governo Italiano il riconoscimento dello Stato di Palestina, l’incontro con l’Ambasciatrice Mona Abuamara sarà un’occasione per affrontare temi di attualità, in una pluralità di interventi, e testimoniare la vicinanza e la solidarietà, da parte dei cittadini di Sant’Agnello e della Penisola Sorrentina, a tutti coloro che, in questa e in ogni guerra, subiscono atti di violenza inaccettabili e disumani.
«Quanto sta accadendo nella terra di Palestina ci scuote e chiama in causa la nostra umanità - dichiara il Sindaco di Sant’Agnello Antonino Coppola - Abbiamo scelto di schierarci dalla parte delle vittime e di non smettere di parlarne. Continuiamo a sostenere il diritto di tutti i popoli a vivere in pace, con dignità, al sicuro e in un territorio libero. Ringrazio vivamente l’Ambasciatrice Mona Abuamara per aver accettato il nostro invito a Sant’Agnello - conclude il Primo Cittadino - Il nostro è un piccolo gesto per testimoniare la vicinanza alla sofferenza di tanti bambini, donne e uomini. Non possiamo rimanere in silenzio di fronte al tentativo di cancellare un popolo dalla faccia della terra».