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E' ancora violenza giovanile: vandalizzata ad Acerra la scuola elementare di  via Diaz. Chiusa tre giorni. - Il Mediano
Dopo anni di silenzio, abbandono e promesse rimaste sulla carta, qualcosa si muove per la palestra del Primo Circolo Didattico di Piazzale Renella. Una struttura chiusa dal 2011, dichiarata inagibile e dimenticata per troppo tempo. Ma noi non ci siamo mai arresi.

Oggi possiamo affermarlo con soddisfazione: il lavoro di pressing, di ascolto, di attenzione costante verso il territorio sta dando i suoi frutti. È stata approvata in Giunta la delibera n.76 del 3 luglio 2025 con la quale si adotta il progetto di fattibilità tecnico-economica per la riqualificazione e messa in sicurezza della palestra, per un importo complessivo di quasi 1 milione di euro. Un progetto pronto per accedere a finanziamenti del Ministero dell’Istruzione, nell’ambito del piano nazionale per le palestre scolastiche. Questo risultato non è piovuto dal cielo. È frutto di anni di battaglie, sollecitazioni, interrogazioni e accessi agli atti, come del lavoro del nostro consigliere comunale Francesco Affinito, che come da ultimo nei mesi scorsi ha richiesto formalmente tutta la documentazione relativa agli atti prodotti dal Comune verso il Provveditorato alle Opere Pubbliche e verso gli enti competenti, dal 2015 ad oggi, per ottenere trasparenza e chiarezza su una vicenda che ha dell’incredibile.

Dal 2011 ad oggi, generazioni di bambini sono stati privati di un loro diritto: fare educazione fisica in uno spazio adeguato, dignitoso, sicuro. Una palestra chiusa per problemi strutturali, poi colpita da un incendio doloso nel 2017, infine trasformata in una vera e propria bomba ecologica con presenza di amianto ed eternit che il MoVimento 5 Stelle denunciò, senza che nessuno – per troppo tempo – facesse davvero qualcosa.
Oggi, anche grazie alle segnalazioni dei cittadini, a un lavoro costante di connessione con il territorio, e all’azione puntuale e determinata del M5S Acerra nelle istituzioni, si torna a parlare della palestra non più come simbolo di degrado, ma come opportunità per restituire dignità alla scuola e al quartiere.
Ora serve vigilanza. Serve trasparenza. Serve determinazione per evitare nuovi ritardi o rinvii. Noi continueremo a monitorare ogni fase di questo intervento, senza sconti per nessuno, perché gli impegni con i cittadini si onorano, non si promettono soltanto.
Dalla parte della scuola. Dalla parte della città. Sempre.

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