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Come è morto Rino Gaetano? Le ombre a 40 anni da quella notte - Style

Rino Gaetano è un grande dono nella storia del cantautorato italiano e della vita culturale del nostro Paese. In pochi anni di attività e in un manipolo di album, di 45 giri, di apparizioni televisive e di interviste ha rivelato tutta la sua straordinaria forza espressiva.


Sabato 16 dicembre 2023 (ore 21.30) il PIT - Art & Music Center di Napoli ospiterà "RINO!...Sotto un cielo sempre più blu", un coinvolgente spettacolo/viaggio immersivo, ideato dallo scrittore e storyteller Michelangelo Iossa, autore della fortunata biografia “Rino Gaetano – Sotto un cielo sempre più blu” (Hoepli Editore) che fa da bussola all’intero racconto.
RINO! è uno spettacolo fatto di parole e musica: in scena si alternano, si affiancano e dialogano Michelangelo Iossa e Osvaldo Bianchi, musicista e cantautore che da molti anni interpreta i brani di Rino Gaetano con autentica passione e profondo rispetto.
Dall’infanzia vissuta a Crotone agli anni scolastici di Narni, passando per il Folkstudio di Roma e il Festival di Sanremo fino all’incidente mortale di via Nomentana e all’incredibile culto sviluppatosi negli ultimi decenni: Salvatore Antonio Gaetano, per tutti Rino, è il protagonista di un lungo racconto in cui si fondono la Magna Grecia, la scuola cantautorale romana, gli anni Settanta, lo sberleffo, il reggae e le donne di tante canzoni, da Berta a Gianna che “difendeva il suo salario dall’inflazione”.
Lo spettacolo con Iossa e Bianchi racconta Rino Gaetano, partendo dal suo sud, dai primi accordi per chitarra imprigionati su un quadernetto, dai suoi miti adolescenziali. Le canzoni, il trasferimento a Roma, il collegio a Narni e l’incontro con la scena musicale romana permettono al giovane cantautore calabrese di trovare una sua personalissima strada espressiva che illumina i tardi anni Settanta con hit irregolari e amatissime dal grande pubblico: “Ma il cielo è sempre più blu”, “Nuntereggaepiù”, “Aida” e, naturalmente, “Gianna”.

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