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di RAIMONDO ADAMO

Dopo aver girato i teatri di tutta Italia, arriva al Teatro Elicantropo di Napoli, da giovedì 24 novembre 2022 alle ore 21.00 (repliche fino a domenica 27), 14 - Wo(Man) scritto e diretto da Paolo Vanacore, con Carmen Di Marzo e le musiche originali di Alessandro Panatteri.

Ispirato alla storia vera di Joanna Dennehy, una psicopatica serial killer inglese colpevole di numerosi omicidi avvenuti a novembre del 2013 nella periferia di Peterborough in Inghilterra.  Dopo il successo nazionale di Rosy D’Altavilla. L’amore oltre il tempo prosegue la fortunata collaborazione fra l’attrice, il regista e il compositore, il quale ha creato una musica evocante il clima allucinato in cui si svolge la trama, tessendo un tema principale che mira a scavare nelle profondità più torbide dell’animo umano. La protagonista di 14 - Wo(Man) è Giovanna Denne, una serial killer condannata all’ergastolo per aver ucciso con incredibile ferocia un numero imprecisato di uomini. Nulla lasciava presagire la follia della Denney, in quanto, come sostiene la crimonologa Raffella Bonsignori, consulente tecnica per la messa in scena dello spettacolo: “Lo psicopatico è tendenzialmente in armonia con se stesso e ritiene di essere sempre nel giusto, percependo inadeguatezza nel comportamento altrui. In pratica, gli altri, con la loro inettitudine, con la loro debolezza, con la loro ammirazione, sono i veri colpevoli che lo portano al crimine”. Con alcune vittime Giovanna Denne ha stretto rapporti sessuali dominati dalla sua forte personalità e da un’aggressività psicologica prima ancora che fisica. Dietro l’eccitazione, che in lei provoca l’idea della violenza inflitta, c’è la voglia di raccontare il tutto senza mai abbandonare un desiderio di affermazione pubblica e di effimera ribalta attraverso quella visibilità ormai alla portata di tutti: i social media, il mondo del web. In un momento storico come quello attuale, dove il femminicidio è al centro di gran parte dei casi di cronaca nera, potrebbe apparire inusuale portare all’attenzione del pubblico la storia di un’assassina seriale, ma non è così perché Giovanna Denne ha un approccio al delitto tipicamente maschile. E’ una donna aggressiva alla perenne ricerca del proprio piacere, una donna intelligente, assolutamente priva di morale comune e di senso del rimorso, disinvolta, affascinante, manipolatoria. Sa scoprire con arguzia i punti deboli delle sue vittime e li sfrutta per appagare i propri bisogni, è affamata di stimoli e questo la porta ad alzare via via la posta in gioco fino ad arrivare all’omicidio. La storia narrata, quindi, è l’espressione di una violenza maschile che, oggigiorno, si riversa sulla donna trasformandola non solo in vittima, ma anche in carnefice.