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Zero controlli, le strisce blu non bastano a fermare il pizzo nei pressi dei lidi di Pozzano. Le aree di sosta vicine alle spiagge tornano ad essere il regno dei parcheggiatori abusivi. E per i bagnanti c’è una doppia “tassa” da pagare per un parcheggio sul belvedere.

La disposizione delle strisce blu a Pozzano, prevista dal nuovo capitolato per la gestione del servizio di sosta a pagamento, avrebbe dovuto limitare fortemente la piaga del parcheggio abusivo, a fronte della presenza di ausiliari del traffico addetti a monitorare l’utilizzo del ticket per la sosta, affiancati dalle forze dell’ordine per garantire la legalità sul territorio. Accade, tuttavia, ormai da diversi weekend che i parcheggiatori abusivi proseguano indisturbati a svolgere la propria attività illecita, chiedendo un pizzo che varia tra i 3 e i 5 euro ai bagnanti, costretti intanto a pagare anche il ticket di sosta di un euro all’ora. Le strisce blu si rivelano una tariffa aggiuntiva, dunque, piuttosto che un deterrente per l’illegalità. Ma non è certamente ascrivibile all’idea delle strisce blu a Pozzano la ragione di questo salasso, quanto piuttosto all’assenza di controlli adeguati in grado di porre un freno al fenomeno illecito del pizzo dei parcheggi. E la presenza degli abusivi a Pozzano rappresenta un segnale in vista dell’avvio imminente dell’estate, quando il pizzo dei parcheggi rischia di rimpinguare le casse della camorra, pronta a fare affari d’oro a scapito dei bagnanti, approfittando della carenza di controlli e di misure adeguate di prevenzione e contrasto.

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