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Murales e altarini della camorra, scaricabarile del Comune di Napoli e  diffida ai cittadini: rimuovetelo voi - Il Mattino.it

“Sarebbero oltre 500 gli altarini e i murale dei “Clan”, raffiguranti persone morte mentre commettevano reati e camorristi. Una vera e propria lode alla malavita che viene di fatto santificata con “omaggi” realizzati appropriandosi spazi pubblici.

A realizzarli, quasi sempre, gli stessi soggetti. Tali raffigurazioni si trasformano per troppi giovani in un esempio da seguire. Fare la stessa vita, magari finire nella stessa tragica maniera, significa per loro diventare immortali. Da tempo mi batto per la rimozione di questi manufatti abusivi e chiedo alle Forze dell’Ordine un monitoraggio più attento di questi fenomeni, perché gli autori di queste discutibili opere sono quasi sempre gli stessi e non possono continuare a deturpare la nostra città, infangandone l’immagine, restando impuniti. Mi sono sempre chiesto, ma queste persone dove prendono i soldi per pagare un altarino o la realizzazione di un murale? Come mai i realizzatori sono quasi sempre gli stessi e accettano di essere pagati al nero. Quali introiti consentono di deturpare la strada pubblica in questo modo barbaro e diseducativo? Come fanno ad agire indisturbati? Bisogna intensificare le indagini sul flusso di denaro che ruota attorno a queste opere potrebbe portare ad una vera e propria svolta in quest’assurda situazione”. Queste le parole di Francesco Emilio Borrelli, Consigliere Regionale per Europa Verde.

“La notizia dell’apposizione della foto di Luigi Caiafa, il ragazzo morto il 4 ottobre 2020 mentre tentava una rapina, al posto del volto di San Gennaro, sull’altarino di piazza Cardinale Riario Sforza, è l’ennesima beffa – prosegue Borrelli – E’ arrivato il momento di una reazione forte dello Stato nei confronti di comportamenti illegali che non possono essere più tollerati, che intossicano i nostri giovani e li inducono a delinquere. Si proceda in fretta alla rimozione di questi luoghi di culto della criminalità e si indaghi su mandanti e autori di queste opere. Non abbasseremo mai la testa contro chi vuole distruggere e infangare Napoli”.

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